#Vetrina | 10/12/2021

Daina Matise Schubiger

Nata e cresciuta a Riga, si è stabilita in Ticino per amore. Ora ha assunto la presidenza della Canottieri Ceresio.

di Americo Bottani 

È la stretta attualità che ci ha spinto a incontrare Daina Matise Schubiger, nominata presidente della Società canottieri Ceresio. Nata e cresciuta a Riga (Lettonia), dove ha trascorso i suoi primi 20 anni, ha iniziato a remare all’età di 12 anni. «Ho avuto la fortuna di avere un allenatore molto esperto. Prima di ogni allenamento, oltre ai dettagli tecnici ci indicava il numero delle pulsazioni che dovevamo rispettare per ottenere i benefici desiderati. Ho ricordi bellissimi di un gruppo unito sia nel divertimento sia nella fatica. Nulla è impossibile quando hai persone competenti attorno a te e amici con cui condividere la stessa esperienza. Ho sempre potuto contare sul sostegno di mia mamma, pure lei sportiva per tanti anni e successivamente dirigente nell’ambito di diverse discipline. Anche mia sorella ha praticato sport, partecipando, come velista, a due Olimpiadi».

Un giorno l’arrivo in Ticino. «Era nel 1994 in occasione della famosa regata di Caslano. La Canottieri Ceresio ci aveva invitati a partecipare come nazionale lettone. Siamo state accolte con entusiasmo e abbiamo gareggiato su imbarcazioni messe a disposizione dagli organizzatori».

La regata di Caslano ha determinato una svolta nella vita di Daina... «Ho conosciuto il mio futuro marito Romano, pure lui bravo vogatore, che durante la regata fungeva da persona di riferimento per gli ospiti, visto che conosceva le lingue ed era già stato in numerosi Paesi per studio e lavoro. Della mia squadra ero l’unica a parlare inglese e avevo il compito di gestire la comunicazione. Ci siamo quindi conosciuti direi per… necessità, trovandoci subito bene insieme. Molti soci storici della Ceresio ricordano ancora con simpatia questo episodio, tant’è vero che spesso ci facciamo due risate evocando quei momenti».

La carriera sportiva di Daina è proseguita con successo anche in Svizzera. «In Lettonia ho vinto diversi trofei nazionali. Tra i traguardi più importanti, il titolo di vice-campionessa nazionale open nel 1991 all’età di 16 anni. Non è stato un caso, bensì il frutto di una preparazione affinata con cura. Nessuno ci credeva, vista la presenza di un’agguerrita concorrenza, in particolare della campionessa scandinava di quell’anno, che ha poi vinto. Ho partecipato a diversi Campionati del mondo anche quando vivevo in Svizzera, dato che non possedevo ancora un passaporto elvetico. Non è stato facile: i mezzi a disposizione erano scarsi, ma la volontà di far bene tanta e quindi in qualche modo bisognava arrangiarsi». I risultati non sono mancati: tra i più eclatanti, il titolo di campionessa svizzera pesi leggeri conquistato nel 1996 e il sesto rango alla Coppa del mondo nel 2000, nella stessa categoria.

La sua esperienza nell’ambito degli studi è particolare a causa dello sport e del cambio di residenza. «Ho iniziato l’università in Lettonia, nella facoltà di scienze della salute. Quando sono giunta in Svizzera, dopo pochi mesi di corsi intensivi di italiano, mi sono iscritta all’Università Cattolica di Milano in lingue e letterature straniere. Purtroppo non ho potuto terminare gli studi per motivi sia economici che logistici. Ho ripreso nel 2004 quando mio figlio aveva tre anni. Mi sono detta: stavolta o mai più. Con determinazione ho potuto portare a buon fine il bachelor in scienze della comunicazione all’Università della Svizzera italiana. Grazie alla mia testardaggine e al supporto della famiglia ho conseguito il master in Marketing con Summa cum laude, sempre all’Usi».

Attualmente, Daina Matise – madre di Kristians di 20 anni ed Emma di 13 – è docente-ricercatrice al Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della Supsi. «Mi trovo quotidianamente tra i due poli: quello della ricerca applicata in economia aziendale e quello dell’insegnamento che, devo dire, trovo molto affascinante».

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sull'edizione del 03.12.2021

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