#Vetrina | 23/02/2024

Walter De Vecchi

Ivan Pedrazzi

Un’intera vita professionale alle dipendenze del Comune di Porza. «Non è mai stato un sacrificio e la stima dimostrata nei mei confronti ripaga impegno e fedeltà».

Entrato nella casa comunale di Porza come apprendista nel 1975, Walter De Vecchi non immaginava che ci sarebbe rimasto fino alla pensione. Invece è andata proprio così, fino al 31 gennaio, quando al suo posto nel ruolo di segretario comunale è entrato Massimiliano Canonica. Il passaggio delle consegne richiederà nella pratica qualche mese, per cui un giorno alla settimana De Vecchi sarà a disposizione del giovane collega per il trasferimento degli incarti. Uno spirito di collaborazione che il segretario uscente ha sempre dimostrato e che, nel momento del congedo, gli è stato riconosciuto. «Le attestazioni di stima e la gratitudine manifestate nei miei confronti sia dalle persone con le quali ho lavorato, sia dalla gente del paese, che ho cercato di servire al meglio, mi hanno fatto enorme piacere».
Non gli pesa questo impegno supplementare, che inevitabilmente ritarderà il suo ritiro dalla vita attiva. Tanto più che il traguardo della pensione non è stato accolto come una liberazione. «Andare in ufficio non è mai stato un sacrificio. Il pensionamento, invece, ha cambiato considerevolmente la mia quotidianità e ci vorrà tempo per adattarmi alla nuova condizione». Ripiegherà sullo sport, in particolare lo sci e la bicicletta, mentre il basket appartiene a un passato glorioso: all’apice della carriera, De Vecchi ha giocato un paio di stagioni nella Federale a fianco di mostri sacri del calibro di Manuel Raga e Sergio Dell’Acqua.
Il primo approccio con Porza risale all’infanzia. Residente con la famiglia a Savosa, all’età di 5 anni De Vecchi ha frequentato l’Asilo infantile Rezzonico…

Leggi tutto l'articolo
sull'edizione del 23.02.2024

Accedi per leggere Abbonati

#Vetrina

#Vetrina
Amos Brenn
#Vetrina
Marina Jahn