#Approfondimenti | 30/03/2024

Una linea 5 tutta in elettrico per la Tpl

Ivan Pedrazzi

La Trasporti pubblici luganesi (Tpl) si appresta a inaugurare la prima linea interamente elettrica. Si tratta della Viganello-Lugano centro-Manno, di 16,4 chilometri, che dal 2025 accoglierà autobus «a zero emissioni». Superati i test, il Cantone ha dato il via libera all’acquisto dei veicoli.

È una prima cantonale, ma di certo non sarà l’ultima. Altre aziende seguiranno e la stessa Trasporti pubblici luganesi (Tpl) ha in cantiere nuovi progetti per l’elettrificazione del parco veicoli. In futuro bus a zero emissioni saranno introdotti sulla Pregassona-Breganzona, la linea più frequentata con 3 milioni di passeggeri all’anno, e sul Brè, dove in pratica la scelta è obbligata poiché «bussini» come quelli utilizzati sulle strade di montagna saranno disponibili unicamente con trazione elettrica.

Lunghi 18 metri, gli «articolati» che dall’anno prossimo assicureranno il servizio tra Viganello e Manno, possono trasportare fino a 146 passeggeri. Sono del tutto simili a quelli in circolazione oggi, con la differenza che non inquinano: zero emissioni, né acustiche né atmosferiche. 
«Stazioni di ricarica, installate al capolinea in prossimità dell’Uovo di Manno e in corrispondenza della fermata Cappella delle due Mani a Massagno, consentiranno di svolgere l’intero servizio giornaliero di 19 ore in autonomia», spiega il direttore della Tpl, Roberto Ferroni. La Viganello-Manno non è delle più facili: con i suoi 16,4 chilometri, è anzi tra le più lunghe; il dislivello è di 117 metri e con 2,2 milioni di utenti è la seconda più frequentata. La prova su strada ha dimostrato che il sistema funziona e il Cantone, nei giorni scorsi, ha autorizzato l’acquisto di otto veicoli. A produrli è la Carrosserie Hess di Bellach (Soletta), alla quale si sono rivolte anche le Città di Berna, Ginevra e Friborgo. L’investimento è di 9,5 milioni, con maggiori costi annui dell’ordine di 380mila franchi. «Sono però più longevi e i tempi d’ammortamento sono di conseguenza più lunghi», ha precisato il municipale Filippo Lombardi, presidente della Tpl.