L'ospitalità è di casa a Bombinasco, dove sabato 20 settembre è stato inaugurato il centro di accoglienza per minori non accompagnati. Attualmente sono 23 i ragazzi, tra i 15 e i 19 anni, ospiti in Malcantone della Croce Rossa, a cui è affidata la cura di questi giovani provenienti da Paesi profondamente segnati da instabilità, conflitti e disuguaglianze sociali, in particolare Afghanistan e Somalia. Sono poco meno di 220 in Ticino e risiedono in cinque strutture con sede a Cadro, Castione, Riazzino, Claro e – ultimo nato – Bombinasco. Tra qualche mese, quando i lavori di ristrutturazione saranno completati, saranno una quarantina.
Il foyer sorge nell’edificio dell’ex centro «Al Suu», immerso nella natura. In precedenza è stato a lungo la casa di persone adulte con difficoltà psichiche. Gestita dall’associazione Vivere Insieme, la struttura ha chiuso per problemi finanziari e i suoi inquilini sono stati assegnati ad altri istituti nel Cantone. Lo scioglimento di quella comunità ha suscitato amarezza e dolore.
La proprietà di «Al Suu» è stata quindi rilevata dalla la sezione del Sottoceneri di Croce Rossa (Crss) e trasformata in una casa accogliente e viva per minorenni.
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