Esperienza è un termine spesso abusato ma che in questo caso corrisponde pienamente alle emozioni suscitate dal progetto presentato, giovedì 4 dicembre, in una sala del Consiglio comunale gremita e con altre persone nei corridoi di Palazzo civico in attesa dell’inaugurazione della mostra. In realtà il progetto, illustrato dal vice sindaco Roberto Badaracco, dal direttore della Divisione cultura Luigi Maria Di Corato con il collega Damiano Robbiani, è più ampio. Accanto alle fotografie scattate a cavallo tra Otto e Novecento da un viaggiatore olandese sensibile ed esperto, si esprime attraverso altri linguaggi: quello letterario nel libro «Lugano Belle Époque, lo sguardo inedito di H.A. Insinger» e quello delle tecnologie emergenti, che offrono la possibilità sia di entrare virtualmente in alcuni spazi del Castello di Trevano, grazie alla ricostruzione in 3D dell’edificio, sia di ricevere risposte immediate alle richieste di informazioni e di soddisfare curiosità, attraverso l’Intelligenza artificiale. Il tutto semplicemente dal proprio telefonino.
…