#Approfondimenti | 28/04/2022

Voci che da 30 anni scaldano il cuore

Ivan Pedrazzi

I Vus da Canöbia sono stati diretti da Silvio Pescia, Benedetto Faillaci e Alessandro Benazzo. Al repertorio popolare si sono integrati brani di musica sacra, rinascimentale e d’autore. Domenica, Maggiolata in piazza.

Un’immagine vale più di mille parole e quelle pubblicate nel 2012 sull’opuscolo stampato per i 20 anni della formazione canora di Canobbio parlano di un gruppo unito, appassionato, che si emoziona e diverte. Una gioia che, attraverso il bel canto, raggiunge il cuore del pubblico e compie quell’incantesimo che solo la musica può fare, ovunque: nelle famigliari piazze del paese, dove il progetto artistico ha mosso i primi timidi passi nel 1992, e nelle trasferte che hanno offerto a I Vus da Canöbia altri palcoscenici sui quali prodursi. Di anni ora ne sono passati 30, ma l’entusiasmo è rimasto quello dei fondatori, i quali con il maestro Silvietto Pescia hanno avvertito la necessità di creare un coro per consentire agli appassionati del canto popolare di dilettarsi ritrovandosi in compagnia.

I tempi sono cambiati e il repertorio si è adattato alle esigenze di ascolto del pubblico, ma lo spirito è rimasto quello dei pionieri. «Cerchiamo ogni giorno di migliorarci e rinnovarci, senza dimenticare le nostre origini» dice Domenico Prandi, uno dei fondatori ancora attivi nel coro (con lui sono inoltre presenti sin dall’inizio Liliana Gianinazzi, Alfredo, Carmen e Giacomo Lurati, e Piergiorgio Righetti) e presidente fino al 2014, quando ha ceduto il testimone a Fiorenza Bruni. Con lei in comitato siedono Giacomo Lurati (vice presidente), Piergiorgio Righetti (segretario e responsabile finanze), Fiorenzo Di Benedetto e Domenico Prandi, rientrato nel corso dell’ultima assemblea, riunita il 1° aprile, in sostituzione degli uscenti Giuseppe Faillaci e Maria Grazia Barbieri.