#Approfondimenti | 10/07/2025

Tra memoria e territorio

Marina Carta

Un percorso che attraversa il tempo e lo spazio, dove arte tessile e performance si incontrano in un atto simbolico. È questo il cuore del progetto «Andata e ritorno. Brugherio - Lugano» di Giulia Santambrogio. Un viaggio, che culminerà sabato 19 luglio alle 19 in piazza San Rocco con un allestimento live intitolato «Ricostruire», nel quale sarà coinvolto anche il pubblico.

L'evento costituisce l’ultima tappa di un viaggio che comincia lunedì 14 luglio da Brugherio, in Lombardia, dove Giulia Santambrogio è cresciuta, per giungere a Lugano, città nella quale la pittrice e artista tessile si è trasferita lo scorso mese di novembre. Il progetto «Andata e ritorno. Brugherio - Lugano» si sviluppa come una riflessione sul concetto di cambiamento e recupero e nasce dall’ispirazione di un altro trasferimento storico: quello delle pietre della Cappella di Sant’Antonio da Padova a Lugano, un tempo annessa al Convento rinascimentale di San Francesco (dove ora sorge Palazzo Albertolli) e smontata a seguito della soppressione degli ordini religiosi durante l’epoca napoleonica. Per preservarne le decorazioni in bassorilievo e gli elementi architettonici di pregio, l’edificio fu infatti smantellato e ricostruito in Italia, a Brugherio appunto, dov’è diventato il tempietto di San Lucio. La sua storia, che ha viaggiato tra Italia e Svizzera, è il filo conduttore del progetto di Giulia. «Mai avrei pensato che la storia di un edificio potesse parlare alla mia storia e al mio vissuto. La mia formazione in beni culturali mi ha sempre spinto ad approfondire la storia dell’arte in modo che potesse parlare al presente. L’idea è di riportare idealmente il tempietto a Lugano, azione simbolica che in realtà porta me nella città sul Ceresio, con il mio bagaglio di esperienze e relazioni».

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