L'evento costituisce l’ultima tappa di un viaggio che comincia lunedì 14 luglio da Brugherio, in Lombardia, dove Giulia Santambrogio è cresciuta, per giungere a Lugano, città nella quale la pittrice e artista tessile si è trasferita lo scorso mese di novembre. Il progetto «Andata e ritorno. Brugherio - Lugano» si sviluppa come una riflessione sul concetto di cambiamento e recupero e nasce dall’ispirazione di un altro trasferimento storico: quello delle pietre della Cappella di Sant’Antonio da Padova a Lugano, un tempo annessa al Convento rinascimentale di San Francesco (dove ora sorge Palazzo Albertolli) e smontata a seguito della soppressione degli ordini religiosi durante l’epoca napoleonica. Per preservarne le decorazioni in bassorilievo e gli elementi architettonici di pregio, l’edificio fu infatti smantellato e ricostruito in Italia, a Brugherio appunto, dov’è diventato il tempietto di San Lucio. La sua storia, che ha viaggiato tra Italia e Svizzera, è il filo conduttore del progetto di Giulia. «Mai avrei pensato che la storia di un edificio potesse parlare alla mia storia e al mio vissuto. La mia formazione in beni culturali mi ha sempre spinto ad approfondire la storia dell’arte in modo che potesse parlare al presente. L’idea è di riportare idealmente il tempietto a Lugano, azione simbolica che in realtà porta me nella città sul Ceresio, con il mio bagaglio di esperienze e relazioni».
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