#Approfondimenti | 03/09/2022

Un'avventura indimenticabile

Ulrichen (Vallese) ha ospitato il campeggio nazionale scout Mova, al quale hanno partecipato 30mila tra lupetti, esploratori e pionieri. Dopo aver ospitato la testimonianza della sezione Scout Lugano 1915 (Rdl del 19 agosto), diamo la parola a quelle di Caslano e della Roccia della Pace, invitando altre sezioni del distretto a inviarci un loro ricordo.

La sezione di Caslano ha partecipato all’evento nella Valle di Goms assieme alle sezioni di Breganzona (per i pionieri) e Canobbio (esploratori e lupetti). Ecco le impressioni di alcuni dei ragazzi. 

Qual è stata la più bella esperienza? 
Carlo (lupetto di 9 anni): «La cerimonia di apertura: c’erano tantissimi altri scout con le loro bandiere, abbiamo assistito a spettacoli, teatri e concerti, è stato davvero fantastico!». 
Gabriel (esploratore di 13 anni): «L’esperienza più bella che ho vissuto è stata quando siamo andati a visitare il ponte tibetano vicino al ghiacciaio. La vista era bellissima».
Samuele (pioniere di 16 anni): «Partecipare al campo assieme a un’altra sezione (Breganzona). All’inizio ero scettico, ma dal primo giorno mi sono ricreduto. Stare a contatto con gli altri mi ha permesso di scoprire nuovi riti e tradizioni». 

Ti è piaciuto incontrare altri scout da tutta la Svizzera? 
Carlo: «Sì, mi è piaciuto conoscere tanti bambini e sentire altre lingue». 
Gabriel: «Certo! Il momento più bello è stato quando, durante una challenge, siamo dovuti andare a scambiare il cibo con altri partecipanti». 
Samuele: «Sì, ho scoperto nuovi modi di fare, nuove attività e ho potuto ampliare i miei orizzonti scout».

Qual è stata la costruzione più bella che hai visto?
Carlo: «La torre ottagonale gigante sull’aeroporto. Da lì si riusciva a vedere tutto il campo, che era enorme».
Gabriel: «Quella della Css. C’era un piccolo parco avventura sul quale si poteva salire. Si trovava sulla via principale dove c’era l’aeroporto».
Samuele: «Ho apprezzato la mongolfiera. Era una costruzione alta che ti permetteva di vedere la via principale con le sue attività e costruzioni. Al di sotto vi era anche un bar dove si poteva mangiare e bere qualcosa».