«Choosing wisely», ovvero «Scegliere saggiamente». Non un semplice slogan, ma un vero e proprio movimento internazionale trasversale a qualunque specializzazione medica, presente in oltre venticinque Paesi, la cui filosofia invita a consolidare il rapporto di fiducia medico-paziente, in modo da scegliere cure efficaci per il malato, limitandone al contempo l’esposizione a trattamenti superflui. «L’intento non è di natura economica – spiega la dottoressa Patrizia Tessiatore, co-presidente del gruppo di lavoro Choosing wisely in pediatric Ssp – bensì evitare che i bambini siano sottoposti a trattamenti eccessivi, inutili o inadeguati. Chiaramente ciò può comportare anche indirettamente un risparmio di risorse, ma non è questa la nostra finalità».
Non sempre fare di più, dunque, significa fare meglio: è questo il concetto chiave espresso nelle diverse Top5List, tra cui due (2021 e 2024) del gruppo di lavoro della Società svizzera di pediatria. «Le Top5List – prosegue la dottoressa Tessiatore – sono raccomandazioni per una corretta pratica pediatrica destinate sia ai medici sia al pubblico. La prima era dedicata alla scelta “saggia” delle terapie: dall’evitare sciroppi per la tosse al non cercare di guarire immediatamente un’otite media con un antibiotico sin dal primo giorno, andando piuttosto a somministrare degli antinfiammatori per le prime quarantotto ore. O ancora, evitare la reidratazione endovena in caso di gastroenterite, favorendo in primis un trattamento frazionato per bocca, e così via... Tutte raccomandazioni che alle spalle presentano un’evidenza scientifica condivisa internazionalmente».
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