#Approfondimenti | 26/01/2023

La dogana di Astano rivive grazie ad Airbnb

Raffaella Brignoni

Un nuovo modello turistico si sta imponendo: i soggiorni in alloggi privati. La formula è favorita dalla tecnologia e dal portale Airbnb, che permette di scoprire destinazioni fuori dai tradizionali circuiti. Come la vecchia dogana di Astano, tornata a nuova vita.

Il destino di edifici e uomini non sempre sopravvive alla propria storia. Così va il mondo: si succedono le persone, si corre avanti rincorrendo altre idee e, strada facendo, capita di perdere tasselli di territorio, paesaggio e con essi case ed edifici storici, mentre cambiano le sensibilità e le abitudini legate all’abitare e al viaggiare. E così, dopo l’epoca che ha visto sostituire i gelsi con le palme per imprimere alla regione un carattere «esotico», assistiamo a una svolta. Un nuovo modello turistico si sta imponendo con forza: i soggiorni in alloggi privati. La formula è favorita dalla tecnologia, e in particolare dal portale di prenotazione Airbnb, che permette di scoprire destinazioni fuori dai tradizionali circuiti.

Nel nostro distretto sono più di un migliaio gli appartamenti che si possono trovare sul portale del colosso americano, che sta rivoluzionando il settore dell’ospitalità. Perché? È redditizio? Che cosa significa nel concreto? Decidiamo di visitare una struttura presente sul sito. Selezioniamo su Airbnb il Malcantone e troviamo ad Astano la «Vecchia Dogana Guesthouse»: le fotografie sono invitanti, le recensioni entusiastiche e decidiamo di andare a scoprire quello che, immerso nella natura, appare come un gioiellino d’altri tempi. 

Ad accoglierci sulla porta è Elisabetta Lazzaroni con il suo compagno Donato Di Blasi, che nel 2013 ha acquistato la proprietà con il desiderio di ristrutturarla nel rispetto delle caratteristiche dell’immobile e trasformarla in un Bed and Breakfast. «Questo edificio, costruito nella seconda metà dell’Ottocento, era una dogana predisposta da Berna per controllare il confine lungo la montagna, sul sentiero che da qui conduce a Dumenza, in Italia. Altri tempi: esauritosi il fenomeno dei passatori, che tentavano di entrare in Ticino per contrabbandare viveri e sigarette, la struttura – dove vivevano le guardie di confine con le loro famiglie – a un certo punto ha perso la sua funzione. In base a quello che siamo riusciti a ricostruire, la dogana è rimasta in funzione fino al 1948 e, in seguito, è stata destinata come luogo di vacanza per i dipendenti federali. Nel 1978 la Confederazione ha deciso di venderla a privati. Il nome del B&B, “Vecchia Dogana”, si collega alla storia dell’edificio, che ha avuto già nel passato una vocazione turistica»…