#Approfondimenti | 07/01/2023

A Tesserete, tre feste per Santo Stefano

Maurizio Cattaneo

Diversi eventi hanno caratterizzato quest’anno il 26 dicembre, festa del Santo patrono della chiesa di Tesserete: la cerimonia del faro, l’inaugurazione della mostra per i cent’anni dell’oratorio e la commedia della filodrammatica. Riviviamoli insieme.

Per cominciare, la celebrazione della messa con la tradizionale cerimonia del faro. Si tratta di un rito tipico della chiesa ambrosiana: accanto all’altare sta appeso un globo di bambagia, che dopo la processione d’ingresso viene acceso dal celebrante con una candela. La palla, imbevuta di spirito, prende fuoco e viene contemplata dall’assemblea; la cerimonia ricorda il sacrifico del martire Stefano, che consumò la sua vita per Cristo. Questo antico rito è particolarmente suggestivo e pieno di simbologie: la sfera è sormontata da una corona e da rami di palma, emblemi che richiamano il martirio.

Uno degli attributi di Santo Stefano sono le pietre, così che il Santo è diventato anche patrono dei muratori. Gli stessi che esattamente cent’anni fa costruirono, accanto alla chiesa, l’oratorio, nel quale ospitare molte attività sociali e ricreative organizzate dalla parrocchia.