#Approfondimenti | 28/04/2023

Lugano detta il passo

Ivan Pedrazzi

Prima città in Ticino, Lugano ha adottato il Piano comunale dei percorsi pedonali. Censiti 540 km di tracciati urbani e 264 di itinerari turistici, il Comune ha condotto un’ampia consultazione che ha permesso di individuare lacune e interruzioni a cui si dovrà porre rimedio.

Quando si parla di camminare, in genere si pensa al tempo libero o a una pratica sportiva, difficilmente nell’immaginario collettivo è considerato a tutti gli effetti mobilità. Eppure è dimostrato che sulle corte distanze andare a piedi conviene: non costa nulla, se non un po’ di fatica, ma soprattutto nel caos delle città spesso si arriva prima. 
La mobilità pedonale è stata ora riconsiderata anche all’interno delle amministrazioni pubbliche, chiamate a trovare soluzioni per snellire la circolazione stradale. Dopo aver allestito i piani per la mobilità ciclabile e per quella scolastica – a favore della quale si propone di destinare 6 milioni e mezzo di franchi a opere puntuali – il Comune di Lugano ha ora spezzato una lancia a favore della mobilità pedonale, adottando un piano specifico. Il documento fissa gli obiettivi e i criteri di sviluppo della rete pedonale cittadina necessari a garantire la possibilità di muoversi a piedi in modo sicuro e piacevole. 
Il municipale Filippo Lombardi, a capo del Dicastero pianificazione, ambiente e mobilità, ne ha svelato i contenuti essenziali, fornendo dapprima un dato quantitativo: la rete dei percorsi pedonali di Lugano e dei suoi quartieri misura 540 km, ai quali se ne aggiungono 264 di sentieri turistici indicati con la cartellonistica gialla. 
Questa informazione scaturisce dal censimento che ha permesso di individuare le tipologie di zona servita e lo stato dell’infrastruttura in termini di accessibilità, pregio, illuminazione, arredo, ecc.
…