#Approfondimenti | 22/12/2022

Il Ceresio culla il suo presepe

La tradizione del presepe è più viva che mai. In Riva Albertolli, i riflettori si sono accesi sulla Natività sommersa. Sempre in città si segnalano i lavori degli anziani del centro diurno di GenerazionePiù e quelli della Casa della giovane presso il Centro Cittadella, mentre al Bigorio, in piazza della Riforma, a Sorengo e Bioggio arriveranno i re Magi.

Acque limpide, non un alito di vento e un tramonto da togliere il respiro: gli organizzatori non potevano chiedere di meglio, sabato 17 dicembre, per l’inaugurazione del presepe sommerso, che dopo due anni di pandemia ha finalmente ritrovato il pubblico. Già nel tardo pomeriggio, i primi spettatori si sono assicurati i posti migliori a bordo lago, mentre in rivetta Tell altra gente si è riunita davanti al grande schermo per seguire in diretta i momenti della cerimonia, introdotta dai brani dei Canterini di Lugano e del Grüpp dra piva di Comano. Carla Norghauer ha salutato i partecipanti e ceduto il microfono al vice sindaco Roberto Badaracco e a Fabio Schnellmann, che ha dato il benvenuto a nome delle associazioni cittadine. Lugano sub, Amici del lago, Federale ginnastica e Pescatori del golfo hanno unito le forze per dare vita a questa ancor giovane manifestazione.

Il vescovo Alain de Raemy, che si è subito calato nella realtà locale con disponibilità ed entusiasmo, ha benedetto la statuetta di Gesù Bambino, che via lago ha raggiunto il presepe. Le fiaccole dei sommozzatori, le barche illuminate dei pescatori e la voce melodiosa di Alessandro Veletta e Valentina Londino hanno dato un tocco di magia alla cerimonia, che si è conclusa con la posa – da parte di Alessandro Rossi – di Gesù Bambino nella culla adagiata sul fondale. Il pubblico, che ha assistito in rispettoso silenzio, è sbottato in un applauso spontaneo, che ha decretato il successo dell’evento ed espresso l’apprezzamento per un opportuno momento di spiritualità…