#Approfondimenti | 09/12/2023

Aiutare a vivere al meglio il tempo che resta

Roberto Guidi

Da alcuni anni, nel suo domicilio di Comano, Raffaella Städler si occupa di cani fragili, malati, malmessi; dispensa affetto e cure per fare in modo che possano passare serenamente l’ultimo periodo della loro vita. Ecco il progetto la Casa di Mimì.

«Qualcuno a Bigorio si ricorderà della mia famiglia di gatti: alle elementari avevo preso una femmina, Olivia, poco dopo raggiunta da un maschio, chiamato Popeye. Hanno fatto tre piccoli e quando giravano c’era sempre la madre davanti e il padre a chiudere la fila. Uno spettacolo!». 
Mentre Raffaella Städler ricorda l’infanzia, attorno è un allegro scodinzolare di tre cani, la metà di quelli che attualmente vivono con lei e il marito Paolo a Comano. Sì, avete capito bene: sei cani! L’elevato numero non è nulla rispetto alla seconda particolarità: sono tutti malati, malmessi, alcuni in fin di vita. È incredibile e commovente la passione, la dedizione e l’amore che Raffaella mette al loro servizio. 
«Da piccola, quando in paese c’era un animaletto, mi chiamavano. Portavo a casa di tutto, per la felicità di mia mamma... Però cani non ne ho mai avuti». Inizia una decina di anni fa e non si è più fermata.
«Nel 2019 siamo rimasti senza e allora abbiamo fatto il giro dei canili ticinesi, senza tuttavia trovare chi facesse al caso nostro. Un giorno un centro veterinario ci ha messo in contatto con Claudia de Palma, che gestisce un piccolo rifugio per animali a Gudo: aveva due cucciole sorelle, Clio e Chloè, provenienti dalla Romania e in una brutta situazione. Siamo andati a vederle ripartendo con loro...».