#Approfondimenti | 23/10/2025

Sempre più interesse per i Diritti Umani

L’incremento di pubblico della 12.ma edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano, svoltasi dal 12 al 19 ottobre, ha confermato la vitalità di un appuntamento atteso. Il Concorso internazionale ha proposto 8 film, selezionati tra circa 300 titoli. A «Letters from Wolf Street» di Arjun Talwar è andato il premio della giuria.

In un momento storico segnato da conflitti, disuguaglianze e tensioni crescenti, il festival andato in scena dal 12 al 19 ottobre ha rappresentato un’occasione per ritrovarsi, condividere esperienze e ascoltare voci diverse, nella convinzione che dialogo e cultura restino strumenti fondamentali per costruire comprensione e solidarietà. Fondamentali sono state le numerose testimonianze che si sono succedute sul palco e nei dibattiti: voci di registi, giornalisti, attivisti, ong e associazioni, persone impegnate in numerosi ambiti della società. Racconti di resistenza, giustizia e memoria. 
«La vicinanza e lo scambio con il pubblico ci hanno dimostrato ancora una volta che si può prendere posizione. Questo è un festival che si schiera dalla parte delle storie e delle vite che mostra. Continueremo a cercare di fare rete e comunità, attraverso il cinema, convinti che le opere presentate meritino di avere un percorso più ampio e diano forza alla riflessione e alla lotta per i diritti umani», rilevano i co-direttori Antonio Prata e Margherita Cascio. Un pubblico numeroso e attento ha popolato le sale di Corso, Iride e Lux, ma anche gli spazi dell’OltreFestival, che hanno accolto incontri, concerti, proiezioni e momenti di scambio. Pur articolandosi su una programmazione più concentrata, con tre giornate in meno rispetto all’edizione precedente, la kermesse ha registrato un incremento di pubblico. Sono stati 25 i film presentati, di cui 12 in anteprima svizzera e 8 in anteprima ticinese, provenienti da tutto il mondo.