#Approfondimenti | 23/01/2024

«Colpo di stato» a Campione d'Italia

Marino Viganò

Carte d’archivi e diari dei protagonisti, mito e realtà: quanto successe il 27 gennaio 1944 nell’enclave è al centro di una serata pubblica.

Tra le particolarità della storia secolare di Campiglione, ora Campione – iniziate nel 777 e culminate nel ritrovarsi enclave del Milanese ducale dal 1512, dell’Italia contemporanea dal 1797 fra terre dei Cantoni elvetici – s’annovera pure il cosiddetto «colpo di stato» del 27 gennaio 1944. Allora, in un’Italia contesa fra il Regio governo e quello della Repubblica sociale fascista, e per due terzi sotto occupazione del Reich nazista, tradizione vuole che un nucleo di «insorti» antifascisti si sia autonomamente svincolato dalla dipendenza della provincia di Como instaurando un’amministrazione allineata non più all’esecutivo di Salò, ma a quello di Brindisi, poi Salerno e Roma. Carte d’archivio e diari di protagonisti restituiscono, in realtà, una vicenda più sfaccettata, a tratti ambigua.