#Approfondimenti | 01/06/2023

Granatieri da 50 anni di casa a Isone

Ivan Pedrazzi

Per il giubileo sono stati indetti tre giorni di festa, porte aperte e dimostrazioni. Inaugurata nel 1973, la caserma è stata rinnovata con un investimento di 50 milioni di franchi. All’orizzonte, nuovi interventi per la sicurezza e contro i rumori.

La presenza della truppa a Isone è in realtà antecedente al 1973: di stanza a Losone, i granatieri già dagli anni sessanta raggiungevano i poligoni di tiro della regione per le loro esercitazioni, alloggiando in baracche di legno erette ai margini del paese. Oggi la caserma è attribuita al centro d’istruzione delle forze speciali, che comprendono granatieri ed esploratori paracadutisti, l’élite dell’esercito svizzero. Presenza a volte ingombrante e rumorosa, che ha dato origine e discussioni e conflitti con le autorità e la popolazione locale, superati però con uno spirito collaborativo che – sostengono gli ufficiali che hanno assunto il comando a Isone – non è mai venuto meno. 
La piazza d’armi, che in passato ha accolto più di 130mila soldati all’anno, costituisce una risorsa per il territorio, anche dal punto di vista occupazionale. L’impianto militare si estende su una superficie di 22 chilometri quadrati e offre molteplici possibilità di addestramento, di cui si avvalgono anche i corpi di polizia, le guardie di confine, la scuola reclute vaticana e unità militari svizzere e straniere. Accessi stradali, acquedotti e interventi di bonifica sono utili anche per scopi civili…