L'esposizione temporanea «Arte Walser. La tradizione di Bosco Gurin» porta al centro dell’attenzione una delle realtà più affascinanti e singolari del paesaggio culturale svizzero: Bosco Gurin, l’unica enclave alloglotta del Cantone Ticino.
Originari dell’Alto Vallese (da cui il nome «Walliser»), a partire dal XII secolo i Walser fondarono villaggi e comunità diffusi dalla Valle d’Aosta al Vorarlberg. I Walser di Gurin giunsero nelle terre che ancora oggi abitano, a 1.500 metri di altitudine in cima alla Vallemaggia, prima del 1244, provenienti dalla confinante Val Formazza, oggi in territorio piemontese. A quel tempo, il luogo dell’insediamento era inabitato: un bosco di larici freddo e inospitale dove, ieri come oggi, le montagne nascondevano il sole nei mesi invernali. Con impegno e dedizione, gli abitanti di Gurin (Ggurijner in walser, Guriner in tedesco) hanno reso abitabile ed economicamente produttivo questo angolo di terra sul versante meridionale delle Alpi, conservando fieramente la loro lingua alto-alemanna e le loro tradizioni walser.
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