#Approfondimenti | 26/06/2023

Mi faccio, la barca ma dove la metto?

Mauro Botti

Sono 3.800 i natanti immatricolati sul Ceresio e circa 800 i posti barca a disposizione. Una situazione complicatasi con la pandemia, quando molti hanno deciso di darsi alla navigazione. Ne parliamo con Fabio Schnellmann, capo Ufficio porti e pontili della Città.

Quanti sono gli attracchi che sottostanno al controllo della Città di Lugano?
«Attualmente gestiamo 750 posti barca che, tracciando una linea immaginaria, vanno da Gandria fino a Barbengo. Questo per quanto riguarda i pontili. Sulle rive abbiamo inoltre una quarantina di ulteriori posti che, a medio termine, dovremo liberare per consentire l’accesso al lago. Chiaramente, chi ha un attracco non sarà mandato via senza un’alternativa».

Cosa farete?
«Bella domanda. Dovremmo attivarci per trovare una nuova sistemazione. È complicato, ma ce la faremo. Deve anche considerare che abbiamo una sessantina di persone in lista d’attesa. Questi cittadini, per avere il proprio attracco, dovranno aspettare la disdetta da parte di un affittuario».

Di quanto tempo parliamo?
«Almeno un paio d’anni. So che è un lasso di tempo lungo, ma non dipende da noi: di disdette ne riceviamo veramente poche, chi ha il posto se lo tiene stretto».

Con la pandemia avete notato un aumento di barche sul Ceresio?
«Certo! L’impennata è stata incredibile. Molti hanno acquistato la barca per starsene in Ticino e godersi il lago; addirittura i cantieri non riuscivano a soddisfare tutte le richieste degli acquirenti. Oppure, parecchi turisti sono arrivati con il proprio natante. Guardando gli anni passati, una situazione senza precedenti».