#Antichi ricordi | 02/04/2021

Un ponte che (ri)unisce

Dopo 50 anni di inattività, e completata la pista ciclabile che da Viganello raggiunge Dino, tornerà a nuova vita il ponte dell'ex ferrovia Lugano-Cadro-Dino (Lcd) a Cossio. Era il tassello mancante, interrotto alla stazione di Davesco. I lavori di ripristino sono preventivati in 1,6 milioni di franchi e la tratta, di circa mezzo chilometro, dovrebbe essere percorribile da fine maggio.Dopo il ponte di Cossio, la ciclabile attraverserà la strada cantonale per proseguire attraverso il nucleo di Cadro fino all'ex-stazione di Dino, che ora ospita il negozio di alimentari «Ur Buteghin».L'ultimo viaggio della ferrovia risale al 30 maggio 1970: magari cadrà proprio il 30 maggio 2021 il primo giorno di percorrenza della ciclopedonale dopo il ripristino del ponte. Il progetto prevede poi la continuazione fino a Tesserete grazie alla passerella del Ponte di Spada. Si realizzerà così quell'ideale circuito di cui si parlava nel 1904, quando si trattava di unire le due costruende ferrovie Lugano-Tesserete e Lugano-Cadro-Dino.Oggi le impalcature avvolgono il ponte di Cossio, di cui pubblichiamo alcune immagini d'epoca. Il quadro è di Ermanno Bianchi, impiegato della Lcd per ben 44 anni e per 30 capo officina (1940-1970). Pittore dallo stile naïf, ha dipinto la Lugano-Cadro-Dino in diverse situazioni. I suoi quadri si trovano in collezioni private ticinesi. In occasione della preparazione del libro sul centenario della nascita della Lcd, ci disse che gli ispettori federali che venivano ogni due anni a controllare i manufatti, gli fecero cambiare un solo bullone del ponte tanto era ben costruito.La foto in bianco e nero che ritrae la Littorina – il vagone del tram aperto sui lati – negli anni quaranta è invece di Martin Schweizer di Ebmatingen, un appassionato di ferrovie locali e regionali, amico della Lcd. Alberto Polli