Nell’immagine, scattata nel mese di dicembre del 1952 in occasione di un incontro vinto dai vigliesi sul Gentilino per 3 a 0, si riconoscono, in piedi da sinistra: Cech Bernasconi, Mario Rosa, Enrico Poretti, Toto Bernasconi, Italo Cagnola, Güstin Tettamanti, Pierino Tison, Camillo Gaggini, Livio Casari e Giovanni Bernasconi. Accosciati, da sinistra: Mario Fé, Franco Casari, Natalino Longoni, Dante Bernasconi, Bruno Casari, Plinio Lucchini, Giorgio Lucchini.
Sempre riferendosi alla Fulgor Viglio, Varisco riporta il passaggio di una lettera scritta da uno dei giocatori, Toto Bernasconi, nel 1987 al presidente dell’Us Gentilino Tullio Calloni: «La Fulgor si allenava a Sabrü, più o meno dove oggi si trova il centro Sportivo Ubs (ora diventato Centro ricreativo di Collina d’Oro). Giocava invece le partite al “Prater”, terreno che si trova tra la Cappella di Agnuzzo e il laghetto di Muzzano. I derbies con il Gentilino si svolgevano sul terreno di Montalbano, ancora prato. Queste partite erano particolarmente sentite per la coreografia che si andava creando attorno all’avvenimento: bandella, fiori e tanta gente a seguire e applaudire questi incontri organizzati a titolo benefico».
Lugano e la moda negli scatti di Vicari
Primo tassello di una collaborazione promossa dall’Università della Svizzera italiana e dalla Divisione cultura, volta a una duratura valorizzazione del Fondo fotografico Vincenzo Vicari, di proprietà della Città, la mostra «Vincenzo Vicari, Lugano e la moda» allestita all’Usi si chiude venerdì 3 ottobre. L’esposizione ripercorre il rapporto tra la moda e Lugano nel corso del Novecento, dalle industrie tessili alle sartorie femminili, fino alle boutique storiche come Fumagalli, Pellicceria Andina e Riva-Pinchetti. Nelle foto che pubblichiamo vediamo una modella su una barca ad arcioni nel 1959 e due modelle in posa per i grandi magazzini Innovazione (1955). Un altro scatto si riferisce invece all’Atelier di moda Edmondo Patuzzi (1964).