#Vetrina | 02/03/2022

Angela Olga Mattioli

Abbondio Adobati

«L’arte dà tono alla vita e attraverso l’arte si riesce a trasmettere sentimenti che sorgono dal profondo dell’animo».

Nata a Melide il 22 ottobre 1960, fin da piccola Olga Angela Mattioli ha coltivato la passione per l’arte nelle sue diverse espressioni. «Ho cominciato con il disegno e proseguito con la chitarra. Quando con la stessa ho raggiunto le necessarie competenze, ho impartito lezioni soprattutto a ragazze e ragazzi. Da qualche tempo suono l’arpa, strumento affascinante». Il papà Mario era originario dell’Appennino Tosco Emiliano, terra con la quale Olga Angela ha mantenuto rapporti costanti e fecondi. Torna regolarmente a Carrara, dove vivono alcuni parenti. «È proprio lasciando correre lo sguardo sulle cave di marmo, dalle quali Michelangelo trasse la materia per creare le sue meraviglie, osservando il lavoro di artisti locali e parlando con le persone, che ho avvertito il desiderio di provare pure io a dare forma a quella pietra. Ho frequentato corsi di scultura con grande beneficio e tante soddisfazioni, giunte anche da mostre che ho tenuto in Italia e in Ticino».

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sull'edizione del 25.02.2022

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