Da qualche mese una via del centro di Lugano porta il nome di Maria Luisa Albrizzi (1894-1984), figura importante della vita cittadina nella seconda metà del secolo scorso. Assieme a lei, altre quattro donne hanno avuto lo stesso onore: l’educatrice Ines Bolla, la storica direttrice della Biblioteca cantonale Adriana Ramelli, la poetessa Alfonsina Storni e la benefattrice Chiarina Stauffacher-Vedani. Si tratta del primo passo di un processo che vuole riconoscere, anche con lo stradario cittadino, il contributo delle donne alla vita e al progresso civile, sociale e culturale. Fino al 2015 in tutta Lugano solo quattro vie portavano nomi di donne.
Famiglia patrizia di Lugano
La famiglia Albrizzi ha lontane radici sia luganesi sia comasche. Il ramo di Lugano si contraddistingue per la presenza di diverse generazioni di avvocati e notai, che si tramandarono la professione di padre in figlio. Tra questi si ricorda Antonio Albrizzi (1773-1846) giurista e compilatore dei Codici civile e penale del Canton Ticino. La presenza a Lugano della famiglia si manifestava in particolare con una casa di prestigio in una delle vie del centro. Dall’unione tra l’avvocato Giuseppe Albrizzi (1858-1940) e Pia, nata Primavesi (1871-1925), nacquero Andreina, Augusta e Giuseppina e, il 12 novembre 1894, nella casa paterna dell’allora vicolo Giardino, venne al mondo Maria Luisa Albrizzi. Rimasta nubile e senza figli, Maria Luisa e la sorella Giuseppina vivranno nella casa materna di piazza della Riforma 9, dove ospiteranno e cresceranno i nipoti Gian Pio e Mariangela Rossi, altra figura femminile nota in Ticino quale artista, pittrice e grafica.
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