In sella con Enrico Canonica

 
Roberto Bottinelli

Nella prima metà del secolo scorso nel Ticino si svolgevano numerose corse. Poche erano le salite che non stimolavano gli organizzatori ad allestire delle corse motoristiche. Già nel 1917 si disputò la Faido-Osco e nel 1927 la Rodi-Dalpe. Nel 1928 si inaugurò la Chiasso-Pedrinate, quindi la Mendrisio-Generoso e negli anni ’40 la Bellinzona-Sasso Corbaro.

Tra i primi indimenticabili campioni motociclistici, Augusto Rossi-Pepèna, titolare della ditta di pianoforti verticali, sorta nel 1889. Lo spericolato motociclista stabilì, nel 1920, il primato della corsa Cassarate-Monte Brè. Con un mezzo potente, una 500, stabilì il tempo record in 8 minuti e 48 secondi. Nel corso della sua carriera, i primati di Rossi furono numerosi e quasi incredibili, vista l’epoca in cui furono stabiliti: ad Anversa stabilì il miglior tempo del chilometro lanciato alla media di oltre 145 km, migliorandolo subito dopo a Parigi con una 500, una moto più potente. Rossi si ritirò, abbandonando le gare, nel 1924. Su 63 gare disputate, ne vinse 46, acquisendo di diritto il titolo di «Re del Monte Brè».
Come sempre avviene nel Cantone, per questioni di interesse o di prestigio, numerose associazioni si proposero per organizzare delle gare motociclistiche. Nel 1936 venne inaugurato il circuito di Locarno che si sviluppava attorno al Bosco Isolino. Il Gran Premio Motociclistico di Locarno vide la presenza in gara di numerose Case prestigiose, dalla Gilera alla Guzzi alla Norton che mandarono i loro piloti ufficiali. Tra questi, Alberto Ascari che passerà poi con successo alle competizioni automobilistiche.
Dopo l’intervallo della guerra, nel 1947 la competizione locarnese riprese, vedendo partecipare grandi campioni come Ubbiali, Pagani, Lorenzetti e lo zurighese Luigi Taveri. Poco apprezzata dal pubblico la novità di introdurre nella gara le monoposto di formula 3, si ripropose la gara tradizionale. L’edizione del 1957 fu segnata da una grave tragedia. Un corridore locarnese scivolò sui binari della Centovallina finendo in piena corsa contro una pianta, morendo sul colpo. La competizione continuò fino a concludersi nel 1959, ignorando, per quell’anno la proibizione nazionale di organizzare gare in circuito. Vinse, nelle diverse categorie un grande campione: l’inglese Geoffrey Duke.

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sull'edizione del 20.06.2025

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