#Approfondimenti | 24/03/2022

Solidarietà senza confini

Si amplia il dispositivo per accogliere i profughi che raggiungono ogni giorno il sud delle Alpi. Siamo stati a Sonvico a incontrare alcune famiglie ospitanti e abbiamo intervistato Lara Robbiani Tognina, dell’Associazione DaRe.

di Ivan Pedrazzi e Roberto Guidi

È un fiume in piena quello che si sta riversando sull’Europa e ovunque sono state aperte le frontiere e tese le braccia in uno sforzo collettivo di generosità senza precedenti. La guerra è vicina ed è quindi percepita come una minaccia concreta. Le atrocità hanno urtato le nostre coscienze, suscitando un’ondata di solidarietà per le vittime. Moltissimi ticinesi hanno offerto in modo spontaneo e disinteressato aiuti materiali ed economici.
Alcuni si sono impegnati in prima persona raccogliendo e consegnando beni di prima necessità nei centri profughi allestiti ai confini con l’Ucraina. Tornando, hanno caricato auto e furgoni di disperati in fuga dalle città bombardate. Si hanno notizie di privati che organizzano a proprie spese questi viaggi e che, grazie alle loro conoscenze, predispongono una rete per accoglierli. È attraverso uno di questi canali che a Sonvico, nell’arco di alcuni giorni, sono arrivate diverse persone, sistemate in alloggi o presso famiglie.

La comunità si è subito interessata, commuovendosi per le storie e condividendo angosce e preoccupazioni. In una sala al primo piano dell’ex casa comunale sono stati ordinati indumenti per grandi e bambini, giocattoli e prodotti di uso quotidiano. L’ex sala del Consiglio comunale è stata messa a loro disposizione affinché abbiano un posto sufficientemente ampio per potersi incontrare e allontanare i brutti pensieri. La casa per anziani Charitas ha preparato pasti caldi per chi non era ancora in condizione di cucinare, mentre una docente in pensione si è offerta di prendersi cura dei bambini. La Filarmonica Unione ha invitato la popolazione e gli ospiti ucraini ad assistere alle prove della banda. Le porte aperte, spiega il presidente Stefano Bignasca, sono ogni lunedì alle 20.15 e chiunque potrà trascorrere un momento sereno di ascolto in un contesto informale. Insomma, Sonvico ha ricevuto questa gente come meglio poteva.
Nel frattempo, alcuni cittadini hanno costituito un gruppo per cercare di coordinare e ottimizzare le iniziative.