Dal Duomo al Crocione

Maurizio Cattaneo

Domenica 31 agosto monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, è salito sul Crocione della Capriasca. Ha prima celebrato la messa davanti alla cappella della Madonna della Salette e poi si è incamminato in processione, assieme ai fedeli, lungo il crinale del monte, abbracciando con lo sguardo la Pieve e le terre lontane.

Domenica 31 agosto monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano – una delle diocesi più grandi al mondo – è salito sul Crocione della Capriasca. Nella nostra piccola Pieve si officiano le funzioni religiose secondo il rito ambrosiano, in vigore nella chiesa di Milano, e il prelato milanese ne è il caporito. 
L’arcivescovo ha prima celebrato la messa davanti alla cappella della Madonna della Salette e poi si è incamminato in processione, assieme ai fedeli, lungo il crinale del monte. Giunto ai piedi della Croce ha abbracciato con lo sguardo la Pieve e le terre lontane, si è riempito gli occhi di tanta bellezza e le ha benedette. Poi, subito dopo pranzo, è tornato nella sua città, ai piedi della Madonnina, perché doveva celebrare un’importante funzione in Duomo.
Lo scrittore ticinese Piero Bianconi racconta in un suo testo che all’inizio del secolo scorso un contadino della povera e discosta Val Verzasca uscì per la prima volta dalla sua valle e andò in visita a Milano. Mentre si trovava in piazza del Duomo e contemplava l’imponente e slanciata cattedrale, gli si avvicinò un milanese che si mise accanto a lui e orgoglioso gli chiese: «Cosa c’è di più bello al mondo?». Il semplice contadino rispose: «Una bella mattina di maggio!». Una mattina limpida e verde come nel mese di maggio e il Duomo di Milano: in poche ore monsignor Delpini ha potuto ammirare le due cose più belle al mondo.