#Approfondimenti | 23/11/2023

Dalla guerra nasce il suono della pace

Marina Carta

Campane e strumenti realizzati con rifiuti bellici sono al centro di una mostra allestita al Centro professionale commerciale di Lugano. A idearla, la docente Daniela Polidoro, che per l’allestimento ha coinvolto i suoi allievi. «Il suono della pace» prende spunto dalle iniziative pacifiste #PeaceBell e Breaking the Silence.

Promossa dalla Commissione biblioteca e cultura, l’esposizione, a carattere multimediale, è visitabile nell’atrio della scuola di via Gerso. A idearla e realizzarla, con la collaborazione degli allievi della II ec, è stata Daniela Polidoro (docente di tedesco) prendendo spunto da due iniziative pacifiste – #PeaceBell e Breaking the Silence – raccontate attraverso miniature, pannelli esplicativi, fotografie e video consultabili tramite appositi codici Qr. Due iniziative internazionali che dimostrano come dalla guerra possa nascere «Il suono della pace».

Il primo progetto, #PeaceBell (campana della pace), nasce da un’idea di Michael Patrick Kelly. L’artista e cantante irlandese-americano, ma residente in Germania, ha tratto ispirazione da una triste pratica messa in atto nel corso della Prima e della Seconda guerra mondiale. Quella di sequestrare le campane delle chiese (si parla di oltre 150mila esemplari) per fonderle e trasformarle in munizioni.