Basket, Cassarate c'è

Roberto Guidi

Chiariamo subito: non che la società fosse scomparsa, ma la nuova dirigenza guidata da Antonio Ercolino intende rilanciarla, con l’obiettivo di essere di nuovo il polo per la pallacanestro femminile nel distretto e ritornare a calcare i parquet di serie B. Intanto, il 24 maggio organizza lo storico Torneo mix 5 vs 5.

Antonio Ercolino – diventato presidente durante l’assemblea di marzo in sostituzione di Marco Bondini – sprizza entusiasmo e voglia di fare da tutti i pori. La sua missione, e quella degli altri membri di comitato, è fare in modo che il Cassarate Basket Lugano torni nella lega cadetta femminile.
«Sono cresciuto a pane e pallone a spicchi – ci racconta Antonio – L’idolo incontrastato è stato Michael Jordan e personalmente ho giocato una decina d’anni nelle giovanili del Lugano prima di passare al Cassarate in II lega. Poi sono diventato allenatore nei due club, occupandomi di ragazzi e ragazze».
Il sodalizio di Cassarate ha una lunga tradizione, essendo stato fondato nel 1946 da un manipolo di appassionati. Se inizialmente l’attività è stata unicamente maschile, con il tempo ha assunto colori... rosa, diventati il fiore all’occhiello del club. «Oggi contiamo squadre U8, U10 e U12 miste, U14, U20 e Senior femminili e II lega maschile. La società ha sempre posto l’accento sulla formazione e pure in futuro non ci discosteremo da quest’obiettivo. A medio-lungo termine desideriamo tuttavia tornare nel posto che pensiamo sia il nostro: nella serie B femminile, dove abbiamo giocato a più riprese in passato, l’ultima volta nel 2008».
Questa sarebbe la punta dell’iceberg, il vertice di un movimento che presenta un folto vivaio, spesso protagonista a livello cantonale e nazionale. «Con le mille sollecitazioni a cui sono sottoposti oggi i giovani, non è evidentemente facile attirarli sui parquet. Il movimento del basket è in calo, ma contiamo di riuscire a rimpolpare ulteriormente i nostri ranghi. Lavoriamo sodo – con allenatori di comprovata qualità – e ci sono tante ragazze promettenti: peccato non avere uno sbocco a livello nazionale. È appunto la lacuna che contiamo di colmare, ponendoci come polo del basket femminile nel Luganese».