#Antichi ricordi | 21/05/2021

Slalom sul confine italo-svizzero del San Lucio

Ci sono state due sole edizioni, ma chi ha partecipato ha bei ricordi di quella simpatica iniziativa invernale svoltasi verso la metà degli anni novanta sulle pendici innevate del Gazzirola.Per iniziativa del compianto Brenno Moresi, vulcanico e intraprendente presidente della Cooperativa pista di fondo di Certara, e del sindaco di Cavargna, in quegli anni si è corsa una gara di sci italo-svizzera. Al via dello slalom si sono presentate diverse decine di concorrenti, donne e uomini, adulti e ragazzi, saliti dai due versanti, chi con le pelli di foca chi più agevolmente con le motoslitte.Il tracciato, battuto dai gatti delle nevi messi a disposizione dagli organizzatori, era piuttosto lungo e non privo di difficoltà, come si può vedere dalle fotografie messe gentilmente a disposizione da Stefano Rigamonti. Sono state scattate il giorno della gara, il 13 febbraio 1996. Era probabilmente la seconda e ultima edizione di una manifestazione che purtroppo non ha avuto seguito.A quell'epoca la zona era molto frequentata dagli amanti dello sci escursionismo, attratti lassù dalle possibilità offerte dalle due principali vette del Gazzirola e della Fojorina, ma anche dall'accoglienza di Adriano Lotti, che gestiva il rifugio alpino del San Lucio, in territorio di Bogno. Attorno alla capanna si era creato un ambiente amichevole in cui, con ogni probabilità, l'idea piuttosto audace di una sfida sugli sci tra colèta e cavargnoni – tra i quali non sempre i rapporti erano idilliaci – ha trovato terreno fertile. Come ricordano i partecipanti, il bello di questo slalom stava sì nell'aspetto agonistico, ma soprattutto nei precedenti e successivi momenti ricreativi.