#Approfondimenti | 26/12/2022

Un secolo di recite a Tesserete

Da «Le Pistrine» a «Na solüzion quasi perfeta» ci sono cent’anni di recite della Filodrammatica Santo Stefano di Tesserete, che il 26 dicembre e il 14 gennaio torna sul palco dell’oratorio. Ne parliamo con Claudio Baffelli e Billy Campana.

Il 23 aprile 1922 viene inaugurato l’oratorio di Tesserete: alla serata di gala partecipano oltre ottocento persone e il piatto forte è il debutto della filodrammatica locale. Così scriveva nel 1962 Dario Quadri ripensando all’esordio: «Il nostro regista di allora, don Carlo Mondini, prevosto, faticò a convincere tutti che le parti le avrebbe distribuite lui… Si scelse il lavoro “Le Pistrine”, grande dramma in cinque atti che rievocava il martirio dei primi cristiani oppressi dagli imperatori di Roma, del sacerdote G.B. Lemoyne e, come chiusura, il bozzetto “Satana”. Venne il grande giorno! Propaganda in tutta la Pieve, manifesti murali, stelloncini sui quotidiani... Quella sera il salone era stipato: grappoli umani sul loggione!». Secondo statuto, potevano aderire alla filodrammatica «tutti coloro che hanno la buona volontà di recitare, spirito di sacrificio, indole buona di camerateria».
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