#Approfondimenti | 28/06/2022

Arogno come un libro aperto

Nei prossimi mesi nel territorio comunale saranno affisse targhe descrittive in corrispondenza di luoghi, monumenti, cappelle e opere dell’uomo che prendono nuova vita.

Il progetto del Municipio (proposto di Mario Delucchi, che ha elaborato i testi) si propone di divulgare la conoscenza delle maggiori testimonianze culturali presenti nel territorio comunale, attraverso l’applicazione di targhe sui manufatti più significativi del paese. «Come tanti altri villaggi che hanno avuto la fortuna di non subire gli effetti dello spopolamento – spiega Delucchi – Arogno possiede opere indicative di un patrimonio culturale spesso ignorato anche dagli abitanti del luogo. La crescente mobilità nella popolazione fa sì che il tessuto sociale si modifichi a ritmi sempre più veloci. Sicché le nuove famiglie che si insediano nel Comune hanno una percezione forzatamente superficiale delle testimonianze accumulatesi attraverso periodi più o meno remoti. La presenza di targhe collocate puntualmente nei luoghi più caratteristici permette di garantire un minimo di conoscenza. Ed è anche uno stimolo per il visitatore occasionale o il turista a “leggere” con più attenzione il paese e avvicinarsi, sia pur in misura episodica, alle sue caratteristiche e andare oltre il semplice sguardo d’assieme». Arogno diventa così una sorta di libro aperto.
Chi, percorrendo il territorio, s’imbatte in una testimonianza di un certo rilievo, non ha né il tempo né la predisposizione mentale per leggere testi lunghi, troppo eruditi o specialistici. L’informazione che ne può trarre dev’essere immediata, semplice e facilmente fruibile, sia nel linguaggio sia nei contenuti. Da ciò la necessità di note brevi, puntuali, forzatamente riassuntive. Le targhe proposte sono state concepite tenendo conto di queste esigenze.