#Approfondimenti | 08/04/2022

Un collegamento storico e vitale per Gola di Lago

Ivan Pedrazzi

La strada per Gola di Lago compie 90 anni. Voluta per esigenze militari, ha contribuito allo sviluppo dell’economia alpestre. Ora serve anche la cinquantina di persone che vi abitano.

Costruita nel 1932 e asfaltata nel 1966, la strada per Gola di Lago misura, da Tesserete alla Bocchetta, 7 chilometri con una pendenza media del 6,4%. Tocca le località di Pezzolo, Odogno e Lelgio – quartieri di Capriasca – mentre in vetta si possono raggiungere gli alpeggi di Santa Maria (Patriziato di Camignolo), Moschera (Patriziato di Sala Capriasca), Zalto e Davrosio (Patriziato di Campestro).
L’odierna denominazione «strada Ponte di Marca-Gola di Lago» risale 1986, dopo che il percorso a valle era stato assunto dal Cantone. Nel 1939 è stata resa carrozzabile per permettere al Dipartimento militare federale di costruire, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, le fortificazioni che costituivano lo sbarramento difensivo di Gola di Lago. Il fortino «Cima di Lago 1» e l’adiacente «Cima di Lago 2» erano dotati di 3 mitragliatrici, «Davrosio» di un osservatorio corazzato e 3 mitragliatrici, «Cappella di Lago» di 1 cannone di fanteria e 2 mitragliatrici. Per l’approvvigionamento idrico si faceva capo all’unica sorgente esistente, tuttora utilizzata per le esigenze alpestri. Nel dopoguerra il dispositivo fu rafforzato con alcuni ricoveri in cemento armato e un posto comando di battaglione, per poi essere smobilitato nel 1994 in seguito allo scioglimento della Brigata di frontiera 9. A Gola di Lago sono attualmente agibili alcuni accantonamenti per la truppa.
Nel corso degli anni la strada è stata consolidata per sopportare il carico crescente sia in termini di tonnellaggio dei veicoli sia dei transiti, con una media che raggiunge oggi i 150 spostamenti giornalieri. Un numero ampiamente superato nei weekend estivi, quando si aggiunge il traffico generato dagli escursionisti che si avventurano in questa regione per trascorrere il proprio tempo libero nella natura.
La composizione del consorzio ha conosciuto negli anni modifiche sostanziali. Nel 1956 si contavano 21 enti: 12 Municipi, 5 patriziati, la Ferrovia Lugano-Tesserete, l’Azienda elettrica di Massagno, il Consorzio Alto Cassarate e l’Amministrazione telefoni e telegrafo di Bellinzona. Oggi conta 9 affiliati. Lo presiede Matteo Prada, in carica dal 2018, affiancato nella Delegazione consortile da Paolo Gusberti (vice presidente), dai membri Cristian Bojesen, Ugo Bernasconi e Daniele Bazziga (in rappresentanza del Cantone) e da Roberto Fovini nel ruolo di segretario-cassiere. Andando a ritroso nel tempo, prima di Matteo Prada la presidenza è stata assunta da Graziella Pedrani (2013-2018), Flavio Rovelli (2002-2013), Domingo Quadri (1984-2002), Ignazio Rovelli (1972-1984), Emilio Stampanoni (1964-1972) e Plinio Savi (1932-1964). Ugo Bernasconi e Daniele Bazziga lasceranno la Delegazione per altri impegni in occasione della prossima assemblea in maggio.