Tutti pazzi per mandolini e chitarre

Cento anni fa, nell’ultima settimana dell’anno, i giornali dedicano spazio alla rinascita del Circolo mandolinisti e chitarristi di Lugano.

di Mare Dignola

Libera Stampa, il 27 dicembre 1921, scrive addirittura che «un posto d’onore in cronaca lo dobbiamo riservare al concerto che ci regalerà il neo-costituito Circolo dei mandolinisti e chitarristi di Lugano. Il concerto verrà dato nel salone del Casino Kursaal, sotto la direzione del maestro Bruto Mastelli».

Lo stesso quotidiano socialista aveva dato notizia della ricostituzione del Circolo il 20 ottobre, mettendo in evidenza come «alla riunione indetta ieri intervennero oltre una ventina fra vecchi soci e nuovi giovani elementi. Venne pure deciso di tenere un concerto possibilmente ancora prima della fine del corrente anno». Promessa mantenuta.

Anche Gazzetta ticinese il 28 dicembre sollecita la partecipazione al concerto. «Non siamo abituati a lodare, ma, raccomandando caldamente alla cittadinanza luganese di assistere al concerto che il Circolo mandolinisti terrà questa sera nella gran sala del Casino Kursaal lo facciamo, certi di procurare all’uditorio una grata sorpresa, quale l’abbiamo provata noi ieri sera, assistendo alla prova generale». Osserva il quotidiano luganese: «Sono una trentina i soci appartenenti a tutte le classi sociali. Vi sono magistrati, commercianti, impiegati ed operai, uniti tutti in un sol gruppo da quella passione per la musica, musa divina che ingentilisce l’animo ed eleva lo spirito. Fra questi trenta amanti della musica, cosa strana, una sola signorina suona il mandolino. Siamo certissimi che molte signore e signorine che assisteranno al concerto di questa sera, non tarderanno a chiedere d’essere ammesse come socie, tanto sarà l’influenza che su di esse eserciterà la buona musica eseguita, frutto di soli pochi mesi di studio».

Il pubblico risponde positivamente all’invito, come leggiamo su Popolo e libertà il 30 dicembre: «Iersera il Circolo ha dato il suo primo concerto sotto la direzione del maestro Mastelli; l’esecuzione fu assai buona ed ebbe lusinghiere accoglienze dal pubblico che ha voluto attestare la sua simpatia e il suo contento per la riuscita della popolare associazione musicale con un largo ed insperato intervento. Ogni pezzo fu vivamente applaudito, qualcuno fu perfino bissato».

Libera Stampa, il 29 dicembre annota che «il programma scelto per il primo concerto, composto di pezzi di musica semplice e bella, è stato svolto con maestria sotto l’abile direzione del prof. B. Mastelli. Esecuzione accurata a malgrado di qualche eterogeneità di strumenti, cosa che ostacola l’accordatura e la amalgazione».

Bruto Mastelli, nato a Ficarolo (Rovigo) nel 1878, è stato clarinettista, compositore e maestro di banda. Si trasferì a Lugano nel 1914, chiamato a far parte dell’orchestra del Kursaal. Suonò anche nella Civica filarmonica di Lugano, della quale fu maestro, e fece parte della Radiorchestra fin dalla sua fondazione. Svolse una notevole attività come insegnante di clarinetto e scrisse diverse composizioni, tra le quali l’operetta Goal, dove figura l’Inno dei Bianconeri, che nel 1927 diventa quello ufficiale del Football club Lugano. Bruto Mastelli muore a Lugano il 9 ottobre 1962.

Tornando al concerto di cento anni fa, la cronaca su Libera Stampa si sofferma sul lavoro del maestro Mastelli, scrivendo che «la cura che è stata messa nella istrumentazione ha superato tutte le difficoltà. Prova di ciò sono i copiosi e ripetuti applausi che salutarono la fine di ogni pezzo eseguito. L’insistenza è stata estesa per il bis del pizzicato “Aubade discrète” del Ferret, un vero bijou del genere. Il Circolo mandolinisti e chitarristi ha ormai acquistata la simpatia del nostro pubblico. Siamo certi che la vita della istituzione è assicurata. E se si procederà con diligenza nello studio e nel lavoro, se l’appoggio del pubblico non verrà a mancare, il Circolo mandolinisti e chitarristi potrà affrontare, come già ad un tempo, altre prove, altri concorsi che valorizzeranno sempre più l’istituzione che è risorta e funziona con lo scopo dello studio e del divertimento».

 

Nella foto: Bruto Mastelli è il primo a sinistra nella fila in alto. Bellinzona, Archivio Cantonale, Fondo ricerche musicali UNA 110/3