La scomparsa del «Fracass»

Mare Dignola

I giornali di cent’anni fa dedicano buone parole al poeta Elvezio Crivelli, morto il 23 marzo del 1924. Nato a Cureglia nel 1876, è ricordato soprattutto a Cadempino, dove è stato sepolto. Noto ai più col nome di «Fracass» o di «Petit Bruit», ha lasciato un’estesa produzione letteraria.

Libera Stampa, il 24 marzo 1924, scrive: «Ieri notte spegnevasi in un bianco letto del nostro Civico Ospedale Elvezio Crivelli – noto ai più col nome di “Fracass” o di “Petit Bruit” – già commerciante attivo della nostra città». Aveva ereditato il nomignolo dal padre, «Fracass», diventato «Fracassin» e poi «Petit Bruit». 
Leggiamo sul Corriere del Ticino il 24 marzo: «Dotato di una fervida intelligenza e di una facile vena poetica si era fatto una rinomanza per certe sue poesie nelle quali, su un fondo di umorismo, brillava sempre una nota sentimentale. La sua produzione letteraria fu grandissima, disordinata, ma ricca di ottime cose. Temperamento poetico di vero bohèmien, uomo di cuore generoso, non ebbe fortuna negli affari, cosicché della vasta sostanza ereditata dal padre, che aveva una grossa azienda di materiale da costruzione, non gli era rimasto quasi nulla e vide negli ultimi tempi i giorni neri della miseria». 
Elvezio Crivelli fu, per diversi anni, redattore del settimanale umoristico «Il Ragno», poi passò alla redazione del «Rondone», che ebbe breve vita (1917- 1918), per finire, nel 1919, a «La Violetta», settimanale allegro, libero, indipendente, che, in occasione della sua morte, gli dedica, il 29 marzo, tutte le sue quattro pagine.