Sassi misteriosi nella tomba del Rollino

Mare Dignola

La notizia che leggiamo su Gazzetta ticinese il 15 febbraio di 100 anni fa ci incuriosisce. Si intitola «Gli scavi a Rollino» e inizia così: «Ieri abbiamo fatto una nuova visita agli scavi di Rollino, dove vennero scoperte altre tombe, in una delle quali si rinvennero due scheletri».

Cercando sui giornali di qualche settimana prima, sul Corriere del Ticino del 14 gennaio 1924 leggiamo: «Una tomba è stata scoperta nella località detta Rollino a Pregassona da alcuni operai mentre stavano facendo lavori. La tomba è a forma dei nostri feretri, coperta da piccole lastre di pietra combacianti così perfettamente da non permettere la infiltrazione del terriccio; la tomba conteneva uno scheletro della non comune lunghezza di m 1,85. Si è recato sul posto Francesco Chiesa, il quale dopo accurato esame ha dichiarato che la tomba non è di data molto antica, risale tutt’al più a un secolo fa. Non si tratta quindi, come era corsa la voce, di una scoperta archeologica».
Lo stesso giorno Gazzetta ticinese aggiunge: «La tomba di Pregassona è stata ieri visitata da molti curiosi e oggetto di parecchi e svariati commenti».
Il 15 gennaio, il Corriere del Ticino dà un’altra informazione: «Proseguendosi ieri gli scavi nella tomba scoperta a Pregassona, in località denominata Rollino, si trovò un pezzo di porfido che reca nettamente incisa la data 1410 d.C. e le iniziali “F.G.”, ciò che viene a provare come anche lo scheletro deve dormire sonni tranquilli da ben cinquecento anni». Della data e delle iniziali citate dal quotidiano luganese non si trova più traccia nei giorni seguenti. 
Si viene a sapere qualcosa di diverso su Gazzetta ticinese il 19 gennaio: «Giorni or sono abbiamo scritto di una tomba trovata mentre si eseguivano dei lavori di sterro nella proprietà del signor Romano Cirillo a Rollino, piccola frazione del Comune di Pregassona, quasi confinante con quello di Davesco. Tutto fa credere che il luogo dove venne trovata la tomba fossse un piccolo cimitero, inquantoché oltre a quella se ne rinvennero tre altre, le quali non essendo state ermeticamente coperte, l’umidità, penetrando, ha quasi completamente distrutte le salme ivi rinchiuse, non rimanendovi che pochi resti frammisti con del terriccio. Altra grande pietra trovata ad un metro di profondità è indizio che proseguendo negli scavi si troverà una nuova tomba»
L’articolo di Gazzetta ticinese parla però di una pietra con un’iscrizione diversa da quella citata dal Corriere del Ticino: «Nella tomba, a fianco del teschio si rinvenne una pietra rossiccia a contorno angoloso ed irregolare di cent. 30 per 40 circa, con superficie piana sulla quale sono rozzamente scolpite delle lettere chiuse in un rettangolo. Le lettere sono poco profonde ma ravvisate col carbone a primo colpo d’occhio si potrebbe leggere IIIGLTO. I tre III hanno nel mezzo una linea trasversale»...