Scuole serali popolari

Dal 2015 si chiama Circolo popolare, ma fino ad allora il suo nome era Circolo operaio educativo. Nato a Lugano nel 1891, è stata la prima associazione di carattere culturale della città.

di Mare Dignola

Ancora oggi lo scopo del sodalizio apartitico e aconfessionale, come leggiamo nello statuto, è quello di «promuovere la coscienza morale e civile dei suoi membri attraverso la formazione continua, la conoscenza e la valorizzazione della cultura popolare e delle nostre tradizioni storiche».

Quello della formazione è da sempre uno dei principali impegni del circolo, che fin dall’inizio ha curato l’offerta ai giovani di un perfezionamento professionale. Su Libera Stampa del 14 ottobre 1921 leggiamo questo comunicato: «La direzione del Circolo operaio educativo ha deciso di aprire le proprie scuole serali il giorno di mercoledì 19 corr. mese. Avverte quindi che le inscrizioni degli allievi avranno luogo nei giorni di lunedì e martedì 17-18 corr. dalle ore 10 alle 21 presso la sede del Circolo sito in Corso Pestalozzi, Casa Lucchini n. 25. I giovanetti che intendessero frequentare dette scuole sono pregati a presenziarsi accompagnati dai propri genitori o tutori per prendere conoscenza del regolamento. Non saranno accettati che gli allievi liberi da obblighi scolastici derivanti dalla legge sugli apprendisti».

I corsi venivano impartiti gratuitamente da insegnanti e professionisti volontari. Su circolopopolare.ch leggiamo che tra loro «oltre ai fondatori mo. Pierino Laghi e Angelo Tamborini, ricordiamo il prof. Augusto Cometta, il mo. Cesare Palli, il prof. Lumina, l’arch. Fulvio Soldati e altri».

Il maestro Palli lo ritroviamo, su Libera Stampa del 22 ottobre, nella cronaca della prima serata dei corsi. «Mercoledi sera, alle ore 20, ebbe luogo l’apertura delle scuole serali di questo benedetto sodalizio. Erano presenti oltre sessanta allievi e buon numero di soci. L’egregio signor maestro Palli, vicepresidente, diede il benvenuto agli allievi raccomandando lo studio, l’ordine e la frequenza delle lezioni. L’on. cons. prof. Antonio Galli tenne in forma piana una bella conferenza sul tema: “Educazione professionale” riscuotendo unanimi applausi. Le lezioni avranno luogo tutte le sere dalle ore 19 alle 21. L’insegnamento del disegno verrà impartito dall’architetto Soldati, e la scuola di cultura generale, compreso l’insegnamento del francese, verrà diretta dal maestro Cesare Palli. È questa una delle più provvidenziali istituzioni della nostra città, la quale raccoglie seralmente e gratuitamente tutti i giovani volonterosi che intendono dedicarsi ad un’arte o ad un mestiere, che merita l’appoggio e la simpatia dell’intera cittadinanza».

Ricorreva, in quei giorni del 1921, il centenario della nascita del pittore asconese Antonio Ciseri. L’impegno culturale del circolo non poteva lasciar passare l’evento senza occuparsene. Infatti, sulla Gazzetta ticinese del 27 ottobre, leggiamo che «questa sera, alle ore 8.30, al Circolo operaio educativo il segretario Angelo Tamburini terrà una conferenza sul tema “Il centenario di Antonio Ciseri”». Della conferenza non troviamo nessuna cronaca sui giornali dei giorni seguenti. Abbiamo invece trovato, nell’Archivio dello Stato a Bellinzona, un foglio volante con l’Inno del Circolo operaio educativo di Lugano. L’autore è Giovanni Battista Buzzi.


In conclusione una curiosità. Nel 1921 la sede era in corso Pestalozzi 25 e oggi è nella medesima strada, al numero 27. Il presidente del circolo è Michele Bertini.

1) La fotografia risale al 1907 e fu scattata nel cortile delle vecchie scuole di Lugano, situate nei pressi dell’attuale pensilina dei bus. Vediamo alcuni ragazzi, numerosi uomini (presumibilmente operai che avevano aderito al circolo) e un gruppo di musicanti che allietava le manifestazioni. Sullo sfondo, la prima bandiera del Circolo operaio educativo.

2) La principale manifestazione dedicata agli allievi delle scuole era la «Festa della Befana». Qui siamo attorno agli anni settanta e le befane sono addirittura due: Sandra Zanchi e Mariuccia Medici.

3) Una cinquantina d’anni fa – su iniziativa di Graziella Berardi, che confezionò costumi e copricapi – la «Festa della Befana» si trasformò in «Festa dei Re Magi». In questo caso a sostenere la parte erano Nicola Cremonini, Natale Cremonini e Reto Rossinelli.

4) Nella fotografia scattata nel corso di una «Festa dei Re Magi» negli anni ottanta notiamo l’organico dei collaboratori del circolo. Da sinistra: il prof. Mario Agliati (presidente), Lucia Bossi (incaricata di preparare i doni per i ragazzi), Domenico Cortenova (vice presidente), Ermanno Pellegrini (allestimento dei pacchi-dono), Mario Berardi (promotore culturale), Rolando Umiker (istruttore dei tamburini), Antonio Molinari (cassiere), prof. Marino Tami («Cicerone» nelle visite guidate a diversi monumenti), Ermanno Castelnuovo (factotum), Adriano Bernasconi (allestimento pacchi-dono), Sergio Stacchi (addetto alle proiezioni di film per ragazzi) e Giuseppe Ceresa (segretario).

5) Verso la metà degli anni ottanta a Trevano venne inaugurato il nuovo vessillo. Nella foto il momento della benedizione con, da sinistra: il nuovo vessillo retto dall’alfiere Aleardo Colombi; Mario Berardi; don Aldo Aliverti; mons. Arnoldo Giovannini, arciprete del Capitolo di San Lorenzo e parroco di Lugano; Aurelio Longoni, succeduto ad Agliati quale presidente ad interim del circolo; Giorgio Giudici, sindaco di Lugano; Mario Agliati, presidente del circolo; e le tre madrine della nuova bandiera con i due precedenti vessilli dell’associazione.