Serata di emozioni, gratitudine e rinascite

a cura della redazione

Per la 14.ma edizione della cerimonia del «Cavaliere dei Cuore», sul palco del Palazzo dei congressi si sono alternati volti, storie e testimonianze di chi, come il giovane Antonio, ha compiuto un gesto che cambia per sempre due vite: quella di chi soccorre e quella di chi viene salvato.

La cerimonia, che ha coinciso con il ventennale della Fondazione Ticino Cuore, ha costituito un momento collettivo di riconoscenza e riflessione, un’occasione per ricordare che dietro ogni intervento riuscito c’è una comunità preparata, solidale e unita. Hanno portato il loro saluto il consigliere di Stato Norman Gobbi e il sindaco di Lugano Michele Foletti, mentre il presidente della Fondazione Ticino Cuore, Alessandro Del Bufalo, ha ricordato come «ogni vita salvata rappresenti la vittoria di un sistema, costruito grazie alla collaborazione tra cittadini, istituzioni e soccorritori»
Sono 689 i Cavalieri del Cuore premiati quest’anno: uomini, donne, giovani e professionisti che, tra il 2022 e il 2024, sono intervenuti in situazioni di arresto cardiaco, offrendo ai pazienti una possibilità concreta di sopravvivenza. Sul palco si sono così alternati volti, storie e testimonianze di chi, con coraggio e prontezza, ha compiuto un gesto che cambia per sempre due vite: quella di chi soccorre e quella di chi viene salvato. Fra i momenti più emozionanti, l’ascolto della telefonata alla Centrale di Soccorso 144 del tredicenne Antonio, che lo scorso anno ha soccorso il padre, vittima di un arresto cardiaco al proprio domicilio. Una testimonianza che ha commosso il pubblico e ricordato a tutti la forza della formazione e del sangue freddo anche nei momenti più drammatici.

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