I bambini delle classi prima e prima-seconda, esplorando il quartiere, hanno scelto i loro posti preferiti, legandoli a ricordi e persone.
Ecco alcuni posti che suscitano in loro forti emozioni e perché: chiesa San Rocco, lì alcuni sono stati battezzati e ad altri piace l’interno; casa del nonno, per i bei momenti passati; Casa Reali, un punto di passaggio per stare insieme ad amici e parenti; L’ideatorio e il suo parco, come luogo d’incontro per giocare e rilassarsi, oltre al legame con la volta celeste; un edificio con i «Papel Picado», fatto di colori splendenti e che ricorda il Messico; chiesa Sant’Agata, un luogo d’incontro soprattutto per la famiglia; giardino di una casa e la fontana con un leone, dei punti di passaggio vicino alla scuola dell’infanzia; negozio Marco & Tati, per il buon cibo da gustare con gli amici; parco giochi della scuola elementare, un luogo di divertimento e di affetto; un portone, presente in una via che porta alla scuola elementare; scuola dell’infanzia, un momento importante della vita che ha portato festeggiamenti, bei ricordi, attività interessanti, nostalgia e giochi; biblioteca, per il piacere della lettura; lapide, in ricordo dei nonni; parco d’erba, per gli amici immaginari con cui divertirsi, per lo spazio e la natura che lo circonda e per i momenti condivisi con i propri cari. Durante l’anno scolastico i bambini, traendo spunto da artisti come Pollock, Mondrian e Haring, hanno realizzato delle opere rappresentanti i loro luoghi del cuore e i personaggi, cioè loro stessi, la famiglia, gli amici, i maestri e il prete.
Settant'anni di cambiamenti
Gli allievi di III hanno cercato luoghi importanti a livello personale e per il paese, soffermandosi sulla loro evoluzione nel tempo.
Lavorando sulle cartine topografiche di Cadro, a partire dagli anni cinquanta fino a oggi, i bambini hanno potuto osservare come è cambiato il territorio: i campi coltivati sono diminuiti fino quasi a scomparire, gli edifici sono aumentati di numero e con essi anche la popolazione, e le strade si sono moltiplicate.
La vita era diversa negli anni cinquanta, la maggior parte delle persone faceva il contadino o l’operaio, c’erano pochissime automobili e il mezzo di trasporto pubblico per spostarsi fuori dal villaggio era il tram, ovvero la Lugano-Cadro-Dino (in funzione fino al 1970). Gli allievi di oggi avrebbero voluto fare un giro sulla mitica Giardiniera, il vagone aperto di cui avevano sentito parlare nei racconti nostalgici dei loro nonni. La fermata di Cadro era situata davanti al Ristorante Sport.
Tra i diversi luoghi del cuore ci sono la scuola elementare, costruita nel 1982; il campo da calcio, che avrà presto una nuova veste e ospiterà la squadra del Football club Lugano; la scuola dell’infanzia in via Stazione, che nel settembre scorso è stata spostata nella nuova sede (costruita accanto alle elementari); le due chiese e il cimitero con le tombe delle persone care.
Tra gli edifici storici più famosi del quartiere c’è sicuramente la chiesa di Sant’Agata (patrona di Cadro), costruita più di sei secoli fa (la prima citazione in documenti ufficiali risale al 1366) e modificata, ampliata e ristrutturata più volte.
Un altro luogo speciale per quasi tutti i bambini è L’ideatorio dell’Usi (e il suo parco giochi), che dal 2019 offre esposizioni scientifiche interattive, un planetario astronomico e un atelier che propone attività creative. L’attuale edificio è frutto della ristrutturazione, modifica e ampliamento dello storico Palazzo Reali (appartenente un tempo all’omonima famiglia), pregevole edificio dal punto di vista architettonico. Nel 1993 è stata inaugurata la nuova Casa comunale con parco annesso e questa è stata la sede del Municipio fino al 2013, anno in cui Cadro è diventato un quartiere del Comune di Lugano.
Le classi IV e V si sono occupate della parte redazionale.
Nelle fotografie:
- Il negozio di alimentari «Da Marco e Tati» offre un servizio prezioso, apprezzato anche dai bambini.
- La ferrovia Lugano-Cadro-Dino è presente nell’immaginario degli alunni.
- Lavorando sulle cartine topografiche di Cadro, i bambini hanno potuto osservare come è cambiato il territorio: i campi coltivati sono diminuiti fino quasi scomparire.
- Il Palazzo Reali, sede de L’ideatorio e della biblioteca Ca-dro-libro.