#Il mio quartiere | 22/11/2024

Il miglior parco giochi? È quello di via Ferri

a cura delle classi I e V elementare di Molino Nuovo con i maestri Sabrina Cristinelli Bettoni, Giada Baccanelli, Ivan Taiana, Sabrina Chiesa, Giuditta Piazza, Alice Pirovano e Teresa Di Gioia.

I bambini di Molino Nuovo si sono interrogati sui parchi giochi, lanciando un sondaggio tra le classi e ispezionando le diverse aree attrezzate per il divertimento.

Partendo dal presupposto che questi luoghi sono spazi sicuri, dove i bambini e le bambine dovrebbero avere la possibilità di sviluppare le loro competenze sociali, promuovere la salute fisica, stimolare la creatività, favorire l’esplorazione e un legame con l’ambiente che li circonda, abbiamo deciso di analizzare l’offerta presente nel quartiere.
Per avviare l’analisi degli spazi verdi e di gioco, la classe V A ha creato un sondaggio da sottoporre a tutti gli allievi della scuola. Era composto da sei domande con risposte a scelta multipla e una conclusiva aperta. I temi indagati sono la frequenza, la preferenza dei giochi e il momento della settimana privilegiato. Dopo aver raccolto le risposte, la V B ha proceduto con la loro analisi. Il risultato è stato tradotto in diversi grafici. Un esempio: come mai vai al parco giochi? Le risposte più gettonate sono state: per giocare (34%), stare con gli amici (27%) e stare all’aria aperta (25%). Un altro: il piazzale delle scuole elementari di Molino Nuovo è un parco giochi? I sì sono stati 54 e i no 163.
Ma quali caratteristiche deve avere un parco giochi per essere considerato tale? La V C ha identificato una serie di criteri di osservazione e stilato una lista di una ventina di parametri per esaminare la posizione/vicinanza, la varietà di giochi, la presenza di vegetazione e ombra e di servizi importanti come acqua potabile e bagni.
Le classi di I si sono recate in tutti i parchi giochi presenti nel quartiere, li hanno osservati, hanno scrupolosamente compilato la lista di controllo, ma soprattutto hanno giocato, testando ciò che è stato costruito per loro. I luoghi con maggiori criteri d’osservazione sono stati identificati come i migliori dagli allievi, che al termine delle visite hanno espresso la loro preferenza: il parco giochi numero uno è quello in via Ferri.
Tra le motivazioni che hanno pesato sulla scelta troviamo: ci sono tanti giochi e possiamo inventarne altrettanti; posso giocare sia a calcio sia a basket; posso fare i giochi con l’acqua; mi posso arrampicare; posso giocare nel castello; c’è un percorso ad ostacoli e si possono inventare tanti percorsi; vado a giocare con i miei amici e con la mia famiglia; ci sono tante piante e c’è ombra; posso sdraiarmi e rotolare nell’erba; mi piace costruire le collane con i fiori; ci posso andare in bici; ci sono tanti giochi per età diverse; lo scivolo è molto veloce; c’è una fontana per bere; è sicuro.
La varietà delle risposte ha suggerito ulteriori riflessioni: il parco è un luogo che racconta una storia, che accoglie le voci di tutti e tutto, che in ciascuno promuove il sentimento di appartenenza e solidarietà per riconoscersi autentici nella stessa comunità.