#Approfondimenti | 09/02/2024

Momenti magici nel regno di Or Penagin

La 124.ma edizione del carnevale di Tesserete va in scena dal 15 al 17 febbraio con il motto «La magia del carnevale ritorna con Or Penagin e il suo fido Portapenagia». Ne parliamo con il presidente Livio Mazzuchelli. A Lugano, la tradizionale risottata gratuita in piazza della Riforma è invece in programma lunedì 12 febbraio.

Lavori in corso nel regno del Penagin: gli operai stanno montando i capannoni, che venerdì 9 febbraio vengono ufficialmente consegnati alle società annunciatesi per gestirli, in modo da poterli arredare con calma ed essere pronti per la tre giorni. In paese non si parla d’altro: qui il carnevale è una cosa seria. E se Livio Mazzuchelli vola basso – «il Rabadan è il numero 1, poi gli altri sono tutti uguali...» – bisogna riconoscere che i bagordi di Tesserete sono speciali per tanti motivi. L’intero villaggio che si traveste con mille colori, le guggen, il corteo, il palo della cuccagna... 
Al tavolo di un bar, fatichiamo a parlare con il presidente Mazzuchelli perché tutti lo salutano e lui saluta tutti. Sembra rilassato, malgrado l’imminenza dell’evento. «Cosa vuoi, sono in comitato da vent’anni e da diciotto lo presiedo. So come vanno le cose e la macchina organizzativa – che conta un centinaio di volontari – è oliata. Sarà un successo, non sono preoccupato che qualcosa possa andare storto. Anzi sì, qualcosa può andare storto ma non sarebbe colpa nostra: la meteo». E mentre lo dice tocca il ferro del tavolino. 
Programma vincente non si cambia: si parte giovedì 15 febbraio alle 18.30 con la maccheronata offerta, seguita alle 20.45 dalla consegna delle chiavi a Or Penagin e Portapenagia, mentre dalle 21 alle 4 si svolge la prima serata di bagordi. Venerdì 16, a mezzogiorno pranzo per i sudditi, poi pomeriggio per i bambini e festa dalle 19.30 alle 5. Sabato 17 si pranza a base di risotto e luganighe, alle 14.15 parte il corteo (diciotto numeri tra carri, gruppi e guggen), alle 16.15 assalto al palo della cuccagna, alle 17 premiazione, dalle 19.30 alle 5 terza e ultima serata di bagordi. La prevendita delle tessere d’ingresso è in corso a Tesserete (Ferramenta Menghetti, Cartoleria Il Matitone, Coop) e Lugano (Ufficio turistico in centro e alla Stazione Ffs). Info: orpenagin.ch.
Quella alle porte è la 124.ma edizione, e se la matematica non è un’opinione, la prossima si presta allora per essere degnamente sottolineata... «Certamente! – risponde Livio Mazzuchelli – Tanto più che la 120.ma, per la quale avevamo previsto qualcosa di particolare, era stata annullata a causa del covid. Per il 2025 abbiamo già in caldo alcune chicche. Chissà se ci sarò...». Prego? «Sono un po’ stanco, ho 75 anni e da una vita mi occupo di questo carnevale. In settembre ci sarà l’assemblea e l’intenzione è di lasciare. Speriamo di trovare qualcuno a cui cedere il testimone».
Questa potrebbe allora essere un’edizione storica, il canto del cigno di due persone molto popolari nella Pieve. Detto di Mazzuchelli, giovedì sarà l’ultima volta che il sindaco Andrea Pellegrinelli consegnerà le chiavi a Or Penagin e a Portapenagia, non avendo sollecitato un nuovo mandato politico. «Con Andrea abbiamo sempre lavorato benissimo, così come con tutte le autorità comunali. Consegnerà le chiavi per la sedicesima volta e spero che per l’addio ci faccia un regalo... in maschera: non l’ho mai visto travestito!».
Nel 2025 potrebbe tra l’altro tornare il giornalino satirico, sacrificato nelle ultime due edizioni perché le cose o si fanno bene o non si fanno. «Ci siamo resi conto che è sempre più difficile essere spiritosi, e soprattutto oggi ci si conosce meno di un tempo: quando scrivi di un fatto o di una persone rischi che ti capiscano in pochi». Confermato – e uno dei fiori all’occhiello del Penagin – è invece il palo della cuccagna. «È un’attrazione, si crea la folla a vedere i temerari che si arrampicano».
r.g.