#Stile libero | 11/12/2023

Marialuisa Egg testimone di un secolo

Giuseppe Zois

Cent’anni e non sentirli. Per il dinamismo intellettuale e fisico, questa signora dalla parlata spigliata e coinvolgente è una pietra miliare nella storia della Lugano di ieri e di oggi, con i suoi ricordi e le sue speranze distese sul futuro. Una saggezza accumulata e da trasmettere.

Ha gli occhi svelti, i riflessi pronti, la battuta veloce e arguta. Cent’anni e non sentirli. O meglio: mantenersi con uno spirito giovanile da far invidia alle nuove generazioni per il dinamismo intellettuale e fisico. Questa signora dalla parlata spigliata e coinvolgente è Marialuisa Egg, una pietra miliare nella storia della Lugano di ieri e di oggi, con i suoi ricordi e con le sue speranze distese sul futuro, perché la vita è un continuo sperare.

Anzi, il domani ha la filigrana della speranza. Sempre. Proprio per questo l’ho scelta come protagonista dello «Stile libero» di dicembre, che è un ponte tra un anno e l’altro, tra ricordi e attese in una lunga scia di storia vissuta e di saggezza accumulata e da trasmettere. Formano una preziosa e utile collana le perle di saggezza che Marialuisa cava dal suo nutrito repertorio. Ad esempio «la certezza che l’invecchiamento non prevede una discesa ma costituisce una salita verso un’altra meta». Quando portò il suo contributo personale di vita vissuta nel docu-film sul Sassello, ebbe la premura di far emergere che la formazione del bene comune inizia dall’apporto della responsabilità personale di ciascuno. E questo per una città di lago come Lugano comporta il volonteroso remare verso il comune approdo. Al futuro giovano i ricordi perché non si perdano la memoria e il sapore del tempo. Quindi, traducendo: 1) concretezze stabili; 2) ricerca del bene comunitario come antiveleno all’indifferenza e della vicinanza contro la solitudine; 3) solidarietà attiva come quando lei si mise a cucir calzini per i soldati alle frontiere nella Seconda guerra mondiale; 4) alla riflessione giova il silenzio, quel silenzio – ha scritto in una poesia – che «ti entra nel mondo dell’anima», rotto solo dai battiti del cuore. Ciascuno può fare la sua parte. Dall’osservatorio della sua piena maturità, Marialuisa conclude: «Credo di aver fatto il meglio che ho potuto e non mi stanco mai di aspettare ciò che ogni giorno mi porta in dono». Tra le occupazioni che hanno punteggiato la vita di Marialuisa c’è proprio di tutto: dalla scrittura, specialmente poesie, alle pregevoli e fini decorazioni che lei stessa creava e realizzava e di cui c’è un ricco campionario nella sala dove abita, fra quadri, foto, souvenir di viaggio. Quale inaspettato cappello su tutto – icona della sua e nostra modernità – Marialuisa tiene allenata la mente e le mani pure con Facebook. Che altra tessera servirebbe per completare un mosaico così ricco e poliedrico?