#Antichi ricordi | 08/12/2021

Il Maglio di Aranno, una storia di famiglia

Il 10 agosto è un giorno infausto per la famiglia Agostoni di Aranno.

I pensieri corrono al lontano 1951, quando le acque della Magliasina, gonfiate dall’alluvione, hanno parzialmente distrutto il Maglio. Costruito nel 1860 dalla famiglia Righetti, ha forgiato falci, falcetti, vanghe e zappe per i numerosi contadini della regione. Attrezzi che portavano impresso il marchio della famiglia Agostoni, che per tanti anni ha assicurato la produzione. La sera del 10 agosto 1951, l’opificio fu allagato e Fedele Agostoni, l’ultimo «Maièe», e il figlio Ambrogio (Ninìn) dovettero fuggire con la famiglia. 
 
In casa Agostoni la storia si tramanda di padre in figlio e a distanza di 70 anni, l’undicenne Joshua, condotto per mano dal nonno Silvano, l’hanno ripercorsa assieme leggendo articoli e guardando le poche fotografie rimaste. È importante che questo patrimonio orale non vada perso e che le nuove generazioni siano consapevoli di come si viveva una volta. Preziosa è dunque l’iniziativa della Fondazione Maglio del Malcantone, che nel 1979 ha ripristinato il vecchio edificio per tramandare ai posteri una delle tante briciole di storia locale.

Nella foto, da sinistra: Fedele Agostoni, il figlio Ambrogio e l’aiutante Olivo Ricci di Breno.