#Approfondimenti | 30/11/2023

Musica classica? Un gioco da ragazzi

Marco Jäggli

Allievi della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e del Centro professionale tecnico di Trevano hanno partecipato con l’Orchestra della Svizzera italiana a un progetto che ha permesso di riscoprire due compositrici dell’Ottocento, nascoste all’ombra dei loro parenti più celebri: Mendelssohn e Schumann.

Sembra un normale concerto di classica ma poi, improvvisamente, la musica s’interrompe. Alcuni ragazzi, dai 15 ai 19 anni, salgono sul palco e, davanti ai microfoni, inscenano dialoghi, leggono poesie e parlano di diritti delle donne, di quanto il ruolo della donna sia cambiato nell’ultimo secolo e di quanto ancora rimane da fare. Non si fa in tempo a chiedersi se l’orchestra sia stata interrotta dall’azione di un gruppo di protesta (per quanto accompagnata dagli attori professionisti Mirko D’Urso e Ilaria Weber), che la musica riparte e la sala si riempie delle note di Fanny Mendelssohn e Clara Schumann, rispettivamente sorella e moglie dei più famosi Felix e Robert. Due compositrici attive in un’epoca, il XIX secolo, dove il ruolo della donna era quasi sempre relegato alla casa, alla cura dei figli e alla cucina e che sono state riscoperte nella seconda edizione di «Back to School», andato in scena a Besso lo scorso 16 novembre in un auditorio Stelio Molo gremito da circa 350 giovani. Un evento realizzato in collaborazione tra Orchestra della Svizzera italiana, Conservatorio, Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e Centro professionale di Trevano, pensato per avvicinare i giovani alla musica classica nel quadro dell’iniziativa «Be Connected» e dedicato al ruolo della donna nella storia della musica attraverso le opere di due sue esponenti, ingiustamente poco rappresentate.
Come ci ha spiegato il direttore artistico dell’Osi, Barbara Widmer, le tempistiche non sono casuali: «Sappiamo che a novembre ricorre la giornata contro la violenza sulle donne. A me non piaceva l’idea di proporre il tema della violenza, mentre la questione della donna nella musica, nell’Ottocento soprattutto, è interessante perché ci sono compositrici di valore che si conoscono poco». Infatti, aggiunge, «entrambe queste opere – “Ouverture in do maggiore” e “Konzersatz per pianoforte e orchestra in fa minore” – sono di una bellezza incredibile, ma sono state scoperte tardi e vengono eseguite pochissimo». Accanto a questi due pezzi, va comunque sottolineato, sono state eseguite anche un’opera di Felix Mendelssohn e una di Robert Schumann.
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