#Antichi ricordi | 15/04/2016

Al vecchio lavatoio di Pregassona

Questa foto degli anni sessanta è stata scattata al lavatoio coperto situato in prossimità del capolinea del bus numero 7, a due passi dal ristorante del Sole. Vediamo a sinistra Renato Bernasconi, titolare dell'officina di fabbro alla Bozzoreda, che brinda con l'ex sindaco Gino Fasoletti, chiamato da tutti bonariamente «ul calzèta bianca» per via dei calzini bianchi abbinati ai calzoni alla zuava. Di seguito troviamo Aldo Borioli di Viganello, collaboratore dell'allora comune di Cureggia. Per altri potrebbe invece trattarsi di Stefano Guglielmini. A destra, il geologo Piercarlo Pedrozzi; dietro, con il colbacco, Giovanni Fasoletti di Ligaino. Oltre al lavatoio di granito massiccio, scomparso negli anni sessanta (dove è finito?), si intravvede a destra la sede dei pompieri di Pregassona, che ospitava pure l'ambulatorio medico e il locale adibito alla distribuzione – gratis per le famiglie meno abbienti (e i furbetti...) – di patate e mele che il comune donava a casse. C'era inoltre il «Campicello», piccolo orto curatissimo, dove gli insegnanti delle scuole mostravano agli alunni come coltivare le verdure. La zona era insomma un piccolo e vivace luogo d'incontro e di socializzazione non solo per i «lavandèr» ma per tutta la popolazione. Oggi resta un giardinetto, ombreggiato, curato ma vuoto.e.s.