#Approfondimenti | 21/04/2023

Una nuova casa per l'arte

Ivana Aldi Molgora

Si apre una nuova era per la Fondazione Bally, che ha trovato la propria sede alla Villa Heleneum. Orientata verso il sostegno e la promozione della scena artistica contemporanea emergente, rilancia oggi il proprio ruolo con un programma dinamico. Iniziando dalla mostra «Un lac inconnu».

L'arrivo della Fondazione Bally a Villa Heleneum a Castagnola rappresenta l’incontro tra due realtà che affondano le radici nel medesimo terreno, dove convivono arte, ricerca e divulgazione. La villa – edificata negli anni trenta, di proprietà della Città di Lugano e sede dal 1989 al 2015 del Museo delle culture – è stata teatro di attività legate all’arte, la musica, la danza e la scienza. Nella sua nuova casa, la Fondazione Bally, che da oltre 15 anni promuove e sostiene la creatività ponendo l’accento sull’innovazione e la sostenibilità, si impegna a dare seguito al progetto originario di luogo d’arte e cultura ideato dalla sua fondatrice Hélène Bieber, instaurando dialoghi e sviluppando progetti di inclusione e apertura. Ripensando il proprio ruolo, nell’ottica di trovare un’identità dinamica e lasciare un’impronta nella vita sociale e culturale. A Villa Heleneum, il programma di attività si basa infatti sul territorio, la sua storia, i suoi miti e leggende, il rapporto tra uomo e ambiente.