#Nel distretto | 18/01/2023

Una riserva forestale in Valle del Bové

Ivan Pedrazzi

Ottenuto l’avallo dal Comune di Arogno e dal Servizio forestale, il Patriziato ha autorizzato la conduzione di uno studio.

L’iter è ancora piuttosto lungo, tuttavia una prima decisione formale è stata presa dal Patriziato di Arogno-Bissone. Riunita l’8 gennaio in seduta straordinaria, l’assemblea ha concesso un credito di 30.694 franchi (sussidiato dal Cantone nella misura del 70%) per lo studio preliminare, il quale fornirà le indicazioni per l’istituzione di una riserva forestale nella Valle del Bové. Situata a ridosso del confine con Lanzo d’Intelvi, si estende su una superficie di 130 ettari di proprietà del Patriziato. Dal momento in cui il territorio sarà soggetto a questa protezione speciale, non si potranno più effettuare tagli boschivi per 50 anni. Saranno invece ammessi l’escursionismo, la raccolta dei funghi, la caccia e la pesca. 
Questo regime è in vigore sui Denti della Vecchia, dove nel 2020 per iniziativa del Patriziato di Sonvico è stata creata la prima riserva forestale del Sottoceneri. In tutto il Cantone ve ne sono una quindicina. Il loro scopo è quello di salvaguardare gli ambienti boschivi, conservare la biodiversità, proteggere le specie fungine e vegetali rare, sensibilizzare ai valori della natura e favorire l’osservazione scientifica del bosco, lasciato alla sua evoluzione naturale. Senza escludere eventuali benefici turistici.
Scopi che il Municipio di Arogno e le autorità cantonali competenti hanno verificato e condiviso in occasione di un sopralluogo svolto nel giugno dello scorso anno. Il prossimo passo sarà dunque l’elaborazione dello studio preliminare. Il documento sarà in seguito valutato (ed eventualmente completato) dal Gruppo riserve forestali.
Tra Cantone e Patriziato sarà sottoscritta una convenzione con i dettagli del progetto, non da ultimo quelli finanziari: rinunciando per 50 anni allo sfruttamento del bosco, il Patriziato di Arogno-Bissone avrà diritto a un indennizzo di 260mila franchi; soldi che potranno essere impiegati per altri interventi forestali. Non solo: in collaborazione con il Comune, il Patriziato dovrà provvedere alla posa della segnaletica (all’ingresso della riserva e lungo i sentieri), stampare un prospetto informativo, assicurare la manutenzione dalle rete dei sentieri e iscrivere il perimetro della riserva nel Piano regolatore di Arogno.