#Cultura | 22/06/2022

Rimpatriata per l'addio alle scene di Franck D'Amico

Roberto Guidi

Dai Dream Drifters ai New Dream al blues: sabato 25 giugno dalle 20.30, Frank D’Amico riunisce una ventina di compagni d’avventura (e di palco) per un concerto benefico al capannone di Pregassona.

La locandina dice semplicemente «Frank D’amico, 60 anni di musica» con sottotitolo «Concertone-festa e aiutiamo i bimbi ucraini». Quando lo chiamiamo al telefono per qualche informazione in più, la voce è come sempre squillante e cordiale, ma lascia anche trasparire un po’ di nostalgia: «È il mio canto del cigno. Sabato 25 giugno dico addio alle scene. Ho 74 anni e un po’ pesano, non sono come Mick Jagger...». Il riferimento al leader dei Rolling Stones non è casuale. Negli anni sessanta e settanta, Frank ha guidato alcuni gruppi – Dream Drifters e New Dream su tutti – che sono stati un po’ gli Stones di casa nostra. «Che periodo! Entusiasmo, effervescenza, sfrontatezza, amicizie, rock, feste. E poi eravamo giovani. Ma mi sono divertito anche nelle successive fasi della mia carriera, con gli altri compagni di viaggio e di band, nella fase cantautorale e in quella blues. Ora è il momento di dire basta».
L’addio coincide con una serata che – per i suoi coetanei (e dintorni), ma non solo – s’annuncia epica…