#Cultura | 05/11/2021

Carlo Silini dà voce a vicende del Seicento

Dopo «Il ladro di ragazze» (2015) e «Latte e sangue» (2019), la trilogia si chiude con «Le ammaliatrici».

Di quanti destini straordinari si sono perse le tracce? Di quante storie rimangono come unici e muti testimoni i luoghi in cui sono avvenute? Con «Le ammaliatrici», romanzo che esce lunedì 8 novembre per Gabriele Capelli Editore, Carlo Silini regala una narrazione della storia nascosta degli ultimi decenni del 1600.

Al ritmo forsennato di un thriller, svela la fine di un’era arcaica e selvaggia tra amori, vendette e perdizioni. Quando il condannato a morte Bargniff, volgare ladro e truffatore, si siede sul ceppo prima di ricevere il colpo ferale del boia e racconta le incredibili vicende di Maria del Maté, giovane musa ispiratrice dei carnevali di Milano, e di Maddalena di Buziis, Madonna-strega dei Baliaggi svizzeri, nessuno gli crede. Ma il suo racconto svela l’esistenza della leggendaria Compagnia dei Campi...

Con scrittura vivace, definizione intrigante dei personaggi e abile costruzione narrativa, Silini conduce a seguire con trepidazione il racconto, creato grazie a un approfondito lavoro di ricerca documentaria. «È stata la scoperta di antiche storie nascoste a spingermi a scrivere – spiega l’autore – Calpestiamo strade e guardiamo luoghi senza sapere cosa vi sia accaduto. E sono storie incredibili, intrise di sangue, dove a pagare sono spesso stati i più poveri. Cerco di ridare voce a queste vicende seppellite, a persone che hanno vissuto un’epoca di miseria e brutalità».

Carlo Silini, nato a Mendrisio, è caporedattore del Corriere del Ticino. Nel 2015 e 2017 ha vinto lo Swiss Press Award.