Le chiese di Santa Maria degli Angeli e di Sant’Antonio Abate a Lugano, di proprietà dello Stato e beni culturali d’interesse cantonale, sono oggetto di indagini preliminari in previsione di futuri lavori di restauro. Il Consiglio di Stato ha infatti stanziato un credito di 195mila franchi per la prima tappa del progetto di restauro globale e di adeguamento degli impianti tecnici di Santa Maria degli Angeli. Le verifiche in corso sono finalizzate alla raccolta di dati sul monumento per la messa a punto del relativo progetto di restauro, a 100 anni dall’ultimo importante intervento.
Iniziata nel 1499 e consacrata nel 1515, la chiesa di Santa Maria degli Angeli apparteneva al complesso del convento francescano osservante fondato nel 1490 e soppresso nel 1848, quando fu incamerato dallo Stato e sul cui sedime sorse l’Hôtel du Parc (1855), l’Hôtel Palace (1903) e oggi il Lac. L’edificio custodisce il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera, la Passione e Crocifissione di Cristo, realizzato nel 1529 da Bernardino Luini, seguace di Leonardo da Vinci.
La chiesa di Sant’Antonio Abate sarà invece oggetto di interventi di manutenzione al tetto. Saranno dapprima eseguite verifiche preliminari sullo stato di conservazione dei prospetti esterni; seguiranno indagini sull’apparato decorativo e sui manufatti della chiesa, in vista dell’allestimento di un progetto di manutenzione straordinaria e ristrutturazione globale, a distanza di 30 anni dall’ultimo restauro.
Costruita sul sedime di una chiesa del XIII secolo, la chiesa di Sant’Antonio Abate passò nel 1598 ai padri Somaschi assieme all’adiacente convento che, adibito a collegio, tra il 1796 e il 1798 vide tra i suoi studenti il giovane Alessandro Manzoni. Il complesso fu incamerato dallo Stato nel 1852.