#Città e quartieri | 23/12/2021

Ente turistico avanti con Massimo Boni

Il 44.enne luganese subentrerà in aprile al direttore Alessandro Stella. Gli si chiede di «trovare strategie di sviluppo per promuovere la regione».

Alla chiusura del concorso pubblico, lo scorso 24 settembre, erano pervenute una cinquantina di candidature. Nel corso delle valutazioni, fatte da una «commissione cerca» con la consulenza di una società specializzata nelle risorse umane, sono stati individuati tre finalisti. Presieduto da Bruno Lepori, il Consiglio d’amministrazione ha infine nominato all’unanimità Massimo Boni, la cui entrata in carica è prevista per aprile 2022.

Boni, 44.enne, è laureato in marketing e comunicazione all’Università della Svizzera italiana, con diversi corsi di formazione e aggiornamenti. Vanta oltre 15 anni di esperienza nel settore turistico, viaggi e media. Negli ultimi cinque, in qualità di direttore vendite per l’Ente del turismo Engadina, Massimo Boni ha curato con successo il marchio St. Moritz e sviluppato mercati come Italia, Germania, Usa, Cina, India e Brasile. Ora è consulente per diverse realtà, tra cui Svizzera turismo.

In questi anni di carriera – rilevano i vertici di Lugano turismo in una nota – Massimo Boni ha maturato esperienza per quanto riguarda piani e strategie di marketing e vendita, in particolare sviluppo del mercato e creazione di prodotti, occupandosi di pianificazione e organizzazione, gestendo gruppi di lavoro, grandi eventi, business-plan e analisi. Completano il suo profilo, oltre all’aspetto creativo e dinamico, la conoscenza del contesto economico e sociale del Cantone, Luganese in particolare, l’attaccamento al territorio, la capacità di visione strategica locale e internazionale, un’ottima capacità di relazione e comunicazione, conoscenza dei new media, nonché la conoscenza delle lingue nazionali e dell’inglese.

Lugano turismo gli chiede di «trovare nuove strategie di sviluppo territoriale per promuovere la regione, interfacciandosi con tutti i partner e attori del settore non solo turistico, ma anche economico, politico e sociale».